Erminia Gatti Tutore Pubblico dei Minori |
“Nella giornata
mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, voglio formulare un
augurio a tutti i ragazzi molisani perché i loro sogni coincidano sempre con i loro diritti.
Tuttavia in una giornata dal così forte valore simbolico,
terminate le celebrazioni formali, non si può tacere della gravissima
disattenzione della politica “del rigore” verso i bisogni dei minori.
Continuano i tagli delle risorse,
tagli sempre più drastici nella misura e sempre più violenti nelle conseguenze:
da 1 miliardo di euro disponibili
nel 2007 per il Fondo Nazionale Infanzia
e Adolescenza, siamo scesi ai 27 milioni
deliberati dal Governo per il 2014 (e solo per 15 città italiane). Il Piano
Nazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza è ancora fuori dall’agenda politica,
e mentre la Comunità
Europea aveva fissato già
al 2010 l’obiettivo di copertura dell’utenza per i bambini sotto i 3 anni al 33%, ad oggi non abbiamo raggiunto
neppure il 18% .
Difficile pensare di dare risposte concrete ai minori con famiglie fragili, privi di
ambiente familiare o in condizioni di povertà, in queste condizioni. E
rischiano di rimanere melodiche affermazioni di principio, se non supportate da
coraggiose azioni di investimento, il diritto
allo studio in termini di lotta alla
dispersione scolastica; il diritto
alla salute, come tutela della crescita in un ambiente ecologico ed urbano sano, quanto più privo di pericoli,
ivi inclusa la sicurezza negli edifici
pubblici.
Occorrono strumenti pratici, operativi, per tradurre il principio di non discriminazione: che
sia etnica, di genere o
semplicemente di condizione economica.
Occorre una precisa cultura politica e giuridica, per considerare sempre
superiore l’interesse del bambino
nelle azioni legislative, provvedimenti giuridici, iniziative pubbliche o
private di assistenza sociale. Quanto è
pronta l’Italia, e quanto la
Regione Molise ? Io sono fiduciosa che iniziando
dall’ambito regionale, si possano mettere a sistema le tante intelligenze,
sensibilità e competenze, per progettare in modo integrato e coordinato il
futuro dei nostri minori, ossia il futuro del nostro Paese.
Chiudo con una provocazione per i ragionieristi del rigore
che definiscono “virtuosi” i tagli al sociale: secondo un rapporto Ocse se gli studenti
italiani nati nel 2010 arrivassero al livello dei coetanei finlandesi (i
migliori nei test Pisa) nell'arco di 20
anni, si avrebbe un impatto sul Pil
di oltre 18mila miliardi di dollari (+927% rispetto ad ora). L’Italia,
insomma, diventerebbe dieci volte più ricca, oltre che migliore, se investisse
da oggi sul futuro dei suoi studenti”.
Nessun commento:
Posta un commento