“Né euroscettici, né euroentusiasti ma
eurorazionali. Solo in questo modo possiamo mirare al raggiungimento di
un’Europa dei popoli, che abbia come ideale comune la crescita e lo sviluppo
economico, la parità tra i cittadini e l’integrazione sociale”. Lo ha detto il
Sottosegretario di Stato, Sabrina De Camillis, partecipando ai lavori del
seminario dell'Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà su 'L'Europa che
verrà’. “Un Unione a misura d’uomo: è questo l’impegno che ognuno di noi deve
prendere nell’attesa delle prossime elezioni europee e del successivo semestre
di presidenza italiana per realizzare programmi e finalità comuni e condivise
che siano il presupposto di un’evoluzione politica e strutturale tra tutti i
paesi dell’Unione, attraverso riforme strutturali. Non abbiamo bisogna
dell’Europa dei potentati – ha continuato- capace di farsi sentire quando chiede
necessarie misure di austerity, ma incapace di tracciare percorsi di uscita
dalla crisi oltre che una chiara visione strategica sul futuro dell’Unione
europea”. “Possiamo recuperare un’Europa che sentiamo vicina e utile –ha
concluso De Camillis- solo se parteciperemo di più alla sua costruzione
umanistica e universale, che abbia un cuore che batte per il continente,
rimettendo al centro della nostra azione la riaffermazione dello ‘Stato di
diritto’ per vincere oggi la sfida della competitività, della disoccupazione,
del precariato, del debito pubblico e dell'impoverimento dei paesi membri”.
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