Per la generazione del dopoguerra era un
miraggio, negli anni del boom economico italiano era l’alimento intorno al
quale ruotava la cucina delle famiglie italiane, ma anche ricorrenze e feste,
basti pensare al rito del ragù della domenica, intorno al quale s’intrecciavano
i sorrisi, gli abbracci ed i chiacchiericci delle famiglie numerose italiane:
la carne, alimento capace, a tavola, di deliziosi virtuosismi sia con assoli
che arricchendo concerti equilibrati con pasta,
verdure, legumi ed ogni altro ben di Dio. Negli ultimi tempi si sono
animate le discussioni sul giusto equilibrio tra carni, verdure e frutta, con
all’interno la necessità di alternanza tra carni bianche e rosse. La crisi
economica, evidenzia la
Coldiretti Molise , ha portato l’ulteriore micro-rivoluzione
nel settore delle carni. Per la carne di manzo, sono stati rivalutati i tagli
meno nobili ma con sapori più decisi, rispetto al dilagare della mitica
bistecca o fettina. Le carni avicole, in particolare quella di pollo, grazie al
prezzo più accattivante, hanno conquistato sempre maggiori spazi nel carrello
della spesa dei consumatori. Di riflesso, la produzione zootecnica del Molise
si è adeguata alle richieste del mercato, con una considerevole contrazione
degli allevamenti bovini ed una espansione della produzione di polli. Negli
ultimi dieci anni, in regione, sono notevolmente diminuite le aziende agricole
con allevamento di avicoli, ma è quasi duplicata la quantità di polli prodotti.
Nel processo di specializzazione di indirizzo colturale delle aziende agricole
molisane, commenta la
Coldiretti Molise , sono diventate rare quelle con gli
“animali da cortile”, ciò anche per le norme igienico-sanitarie sempre più
stringenti in Italia, a tutela del consumatore, che rendono necessaria, anche
in agricoltura, una adeguata specializzazione per settori produttivi. Dall’ultimo
censimento in Molise risultano attive circa 560 aziende avicole, con una
produzione annua di polli che supera i 5 milioni annui e che fa del Molise la
settima regione per importanza nel settore, il Veneto da solo rappresenta oltre
il 42% della produzione nazionale, seguito da Emilia Romagna, Lombardia,
Piemonte, Abruzzo e Marche. Il Molise, per la produzione di polli, precede
regioni ben più grandi come Campania, Lazio, Toscana, ecc.. Nella nostra
regione la tipologia di azienda avicola predominante è quella a “soccida”, cioè
l’allevamento per conto di importanti aziende di trasformazione e
commercializzazione, in Molise sono presenti, con contratti stabili con gli
allevatori, tutti i principali marchi nazionali. Vi sono anche allevatori che
producono in proprio per il libero mercato ed alcuni che si sono attrezzati per
la vendita diretta. A differenza delle
altre tipologie di allevamenti, avendo una durata breve dei cicli produttivi,
l’allevamento avicolo ha spiccata capacità ad adattarsi più rapidamente alle
variazioni delle preferenze e della domanda di carne, ed è stato reattivo a
modellarsi al mercato ed al consumo. Per aiutare i consumatori nel districarsi
tra le diverse tendenze, vegetariani e
fautori del consumo di carne e, all’interno di quest’ultimi, tra carni bianche
e rosse, la
Coldiretti Molise ricorda due principi fondamentali per
tenersi in forma: avere una alimentazione varia, che comprenda, in modo
bilanciato, tutte le diverse tipologie di alimenti, e fare adeguata attività
fisica. Una dieta molto varia comprendente latte e derivati, carne, pesce, uova,
legumi, cereali e derivati, frutta, verdura e privilegia, fra i condimenti,
l’olio extravergine di oliva.
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