mercoledì 6 novembre 2013

PONTIFICIA FONDERIA DI CAMPANE,DECENNALE DELLA SCOMPARSA DI PASQUALE MARINELLI.

Campobasso 30 ottobre 2013

Ricordo di Pasquale Marinelli nel decennale dalla scomparsa 2003-2013
AGNONE (IS) SABATO 9 NOVEMBRE ORE 16.30
MUSEO STORICO DELLA CAMPANA "GIOVANNI PAOLO II"
La Pontificia Fonderia Marinelli ricorda nel decennale dalla scomparsa, Pasquale Marinelli, con testimonianze, video, memorie. Il dr. Nicola Mastronardi ne traccerà il profilo biografico. La Santa Messa sarà officiata da S. E. Mons. Angelo Domenico Scotti.

Sono trascorsi dieci anni dalla scomparsa di Pasquale Marinelli, il patriarca delle campane, da quel 5 novembre del 2003,  e il ricordo è sempre vivo nell’animo dei suoi cari e di quanti lo hanno conosciuto e apprezzato per le doti umane e manageriali, per la passione che ha profuso nel lavoro, nella fonderia di Agnone, da dove sono nate e nascono le voci degli angeli, i sacri bronzi, sparsi in tutto il mondo a rafforzare l’unione tra terra e cielo, tra le ansie e   le inquietudini dell’uomo e la ricerca di Dio, nella  speranza di un’era di pace, di gioia e giustizia. Una nuova campana oggi rintocca:  la Vox Fidei a lui dedicata dai prediletti nipoti Armando e Pasquale, a cui ha passato il testimone della millenaria tradizione; è stata fusa per l’elevazione a Basilica del Santuario della  Madonna  di Castelpetroso e benedetta da S. E. il Vescovo di Campobasso Bregantini, sarà testimone e fermerà nel tempo l’eccezionalità dell’attuale momento storico recando gli stemmi dei due Pontefici: Francesco e Benedetto XVI. Pasquale Marinelli ha scritto col suo impegno d’imprenditore, insieme al fratello Ettore, scultore di geniale abilità, pagine storiche per Agnone e per il suo Molise. Sua  l'idea della fondazione del Museo Storico della campana dedicato al fratello Ettore e intitolato a Giovanni Paolo II. Suo il coraggio di  continuare un mestiere difficile e pur affascinante, nel segno della tradizione, con lo sguardo in avanti, precorrendo i tempi, la storia. Una vita quella di Pasquale Marinelli spesa tra passione, dedizione al lavoro e amore per la famiglia, la moglie Clara, le figlie Gioconda e Gabriella, le nipoti Renata e Laura. E i ricordi sono amorevolmente racchiusi nel volume “L’uomo che fondeva le campane” che Gioconda ha scritto  continuando a dialogare con lui, rievocando il passato, i momenti personali  e quelli indimenticabili come la visita in fonderia di Papa Wojtyla, l’affetto per padre Pio, oggi Santo. 

Nota biografica

Pasquale Marinelli è nato in Agnone l’11/11/1921, si  è laureato in Giurisprudenza all’Università di Roma il 31/7/1947. Dopo la guerra ha preso in mano le redini della Pontificia Fonderia di campane della famiglia e insieme al fratello Ettore e  ai suoi collaboratori, ha portato avanti una tradizione millenaria di lavoro artigianale ed artistico, trasfondendovi la sua cultura, sensibilità e abilità. Dopo l’incendio che distrusse negli Anni ’50 la fonderia ed ogni strumento di lavoro, con pazienza, fatica e sacrificio, ha ricostruito e ingrandito la sua azienda per portare in Italia e nel mondo la voce delle campane Marinelli. Alcune tra le più celebri: le campane della Basilica di San Paolo a Roma volute da Papa Giovanni XXIII, della Basilica di Pompei, commissionate da Bartolo Longo, delle Badie di Montecassino, Assisi, Montevergine, del Duomo di Orvieto, Ravello, Scala, Amalfi, Spoleto, Todi, dei Santuari di Collevalenza, San Gabriele dell’ Addolorata, Madonna dell’Arco, San Giovanni Rotondo, della Torre civica di Jesi, di Addis Abeba, delle Antille, della cattedrale di San Patrizio a New York. Concerti che hanno oltrepassato ogni confine: Gerusalemme, Manila, Tokio, Seul, Mozambico, Macau, Cracovia, Montpellier, Hiroshima, Pechino, Maracaibo, …Altre campane sono nate dai suoi rapporti d’amicizia con i Pontefici: “la campana del Concilio”, voluta da Paolo VI, “la campana dei quattro Papi”, che Giovanni Paolo II  portò con sé in Polonia e pose vicino al suo fonte battesimale; “la campana della pace”, che Papa Wojtyla benedisse nella storica visita alla fonderia il 19 marzo 1995 e donò  in seguito all’ONU, la campana del “Giubileo”, benedetta da S. Santità in Piazza San Pietro ed ora esposta tra le opere d’arte dei Giardini Vaticani.
Pasquale Marinelli nel sociale è stato sempre attento interprete delle problematiche della sua terra, interessandosi alla crescita del Molise  nel campo turistico e artigianale, ricoprendo anche la carica di primo Presidente della Commissione dell’Albo Artigiani del Molise e rappresentante nella Commissione Regionale Abbruzzo e Molise, nonché Presidente del Consiglio di Amministrazione Professionale di Stato per l’Industria e Artigianato di Agnone. Ha espletato per oltre quindici anni le funzioni di Vice Pretore nel Mandamento di Agnone, esperienza questa che lo ha avvicinato ai problemi della gente ed ha acuito la sua sensibilità verso le problematiche del mondo del lavoro, facendolo considerare un punto di riferimento per la popolazione del suo paese e soprattutto per i giovani afflitti dalla disoccupazione. Nel mondo economico ha avuto molti riconoscimenti e dal 1983 è stato Consigliere della Banca d’Italia.
Ha trasfuso la sua esperienza nella realizzazione del “Museo Storico della Campana” intitolato a Giovanni Paolo II e dedicato al fratello Ettore, creando un museo di notevole pregio per i bronzi in esso custoditi dall’Anno Mille ad oggi, attrattiva per il Molise e il mondo intero. Il Museo  è stato inaugurato dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, che ha insignito il dott. Pasquale Marinelli della Commenda dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana il  26/3/1999     al Quirinale. Nella sua lunga e laboriosa vita gli sono state conferite numerose onorificenze tra cui la Medaglia d’oro dal Presidente Einaudi, la Commenda di San Silvestro, la Croce di Cavaliere della Repubblica.





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