giovedì 10 gennaio 2013

Arcidiocesi di Campobasso-Bojano " Lettera aperta ai politici "

Campobasso 10 gennaio 2013

“Dalla parte dei Miti”, lettera aperta alla Politica.


Questa mattina l’arcivescovo di Campobasso–Bojano S.E. mons. GianCarlo Bregantini, in collaborazione, con la Consulta Diocesana   per le Aggregazioni Laicali e la Pastorale Sociale per il Lavoro,  ha tenuto una Conferenza Stampa, per presentare il documento  “Dalla parte dei Miti”, lettera aperta alla Politica.

In calce il documento. 
Foto di Luigi Calabrese

















Arcidiocesi di Campobasso-Bojano 
DALLA PARTE DEI MITI
Lettera aperta ai politici

PREMESSA

Dentro lo sfondo del complesso scenario dell’attualità che viviamo, in cui si incontrano speranze e bisogni, in un momento di complessità e di sfiducia verso le istituzioni, riteniamo doveroso indicare piste di riflessione come avvio concreto di una possibile e urgente attuazione del Bene Comune a livello collettivo e culturale, politico e sociale.
 Lo scopo principe di questa “Lettera aperta” è di farla conoscere a tutti gli schieramenti partitici, a coloro che si candideranno per le prossime elezioni e a coloro che saranno eletti e, dunque, chiamati alla responsabilità di gestire al meglio il nostro futuro di cittadini. E’ nostro compito tuttavia “motivare, accompagnare, indicare e orientare” il senso ed il canale di un impegno assunto con coscienza nel sociale e nel politico. E’ un dovere esprimere questo sia pur modesto contributo  per la crescita del Molise.
E’ maturata, infatti, da parte nostra, come presenza cattolica in questa terra del Molise, la condizione di vigilare e partecipare attivamente al compito educativo e formativo per quanto concerne la vita pubblica e le decisioni politiche.
Prendendo coscienza dei cambiamenti sociali, delle nuove povertà e delle difficoltà soprattutto economiche, che hanno colpito le famiglie e le nuove generazioni, crediamo che si possa ripartire con speranza e coraggio e batterci tutti insieme per il bene di questa terra individuando strumenti di traduzione pratica con iniziative di dialogo:
per l'affermazione dell’unità sulla divisione; per l'affermazione dei diritti dei più deboli; per la tutela del futuro dei giovani e delle famiglie; per l'abolizione di ogni forma di corruzione e di passivismo sociale, di abuso e di  disfacimento delle risorse comuni; per ridare più democrazia, più voce alle esigenze dei cittadini; per fondare la società molisana sulla centralità della persona e non sul profitto o del potere; per definire nello spirito di comunione un programma politico-elettorale ispirato dai valori cristiani, arricchito dai grandi temi dell'insegnamento sociale della Chiesa e basato sempre sul primato della legalità.
Alla Politica chiediamo, oltre alla coerenza sia nei contenuti che nella prassi, che ci sia assicurata innanzitutto la presenza, che ogni politico agisca con mitezza, non escludendo ma includendo sempre tutti, senza mai svalutare i diritti e la dignità di alcuno, tenendo unito il popolo molisano, valorizzando seriamente l’inestimabile ricchezza culturale del nostro territorio. No alla marginalità. Si, invece ai principi compatibili con la dignità della persona.
 “La Chiesa stima degna di lode e di considerazione l’opera di coloro che, per servire gli uomini, si dedicano al bene della cosa pubblica e assumono il peso delle relative responsabilità.” (Gaudium et spes, n. 75). Questo cammino che non intendiamo intiepidire né interrompere sarà segnato, infatti, da tappe condivise e ponderate dalla doverosità di uno spirito critico-costruttivo, al fine di presentare una visione positiva e fattibile della politica che urge di essere messa in opera con idee nuove e valide per rilanciare lo sviluppo di questa Regione.
È tempo di un nuovo incontro tra la fede e la cultura, tra valori e politica, di educarci ai principi e ai metodi di un discernimento non solo personale, ma anche comunitario, per aiutarci reciprocamente a operare in lineare coesione. 

SINTESI DEI PUNTI LUCE
1.      Dimensione antropologico-spirituale
Cuore nuovo e valori antichi
Un cuore nuovo e idee nuove in continuità di valori antichi per un vino nuovo migliore dell’antico. E’ necessario riscoprire le radici che interrogano la nostra identità di cittadini della terra del Molise, perché la crisi coinvolge l’uomo nella sua libertà e rivela il bisogno di un più vasto orizzonte.
(Quale rinnovamento per il Molise?)

2.      Dimensione etica
Territorio, economia, ecologia
Si pone la necessità di ripensare e rilanciare le politiche di intervento sul territorio. Dalle relazioni degli uomini nascono i Beni Comuni (acqua, aria, terra) che sono costruiti e vissuti insieme. Essi sono diversi dai Beni Pubblici (strade, beni culturali e monumentali, edifici...). Una esperienza di beni comuni si realizza nell’Azionariato Popolare dell’intraprendere economico. Occorre perciò sostenere le piccole-medie imprese locali, garantire il reddito alle imprese agricole, proteggere le economie più deboli e la qualità dei prodotti, puntando sulla valorizzazione delle risorse e della tipicità presenti nel territorio, educando al rispetto ambientale e allo sviluppo solidale delle energie rinnovabili. Per questo va incoraggiata la piccola distribuzione alimentare. L'economia deve avere una sua dimensione etica.  (Quali le radici da consolidare?)

3.      Dimensione culturale
Cultura, tra responsabilità e sviluppo
La nostra regione non è fatta solo da infrastrutture e sistemi funzionali. Essa poggia sulla cultura, sulla storia, su un’identità unica. Tocca alla Chiesa guidare la costruzione della società umana, attraverso l’armonia di fede e cultura, la comunità si rivela come un insieme di relazioni. Per questo è importante suscitare e motivare iniziative e momenti di incontro e confronto pubblico e aperto a tutti, coniugando memoria e futuro, arte e tecnologia, tradizione e innovazione, sensibilizzando scuole e università alla crescita nel rispetto del principio di sussidiarietà unito alla solidarietà, rinnovando le energie etiche come elemento costitutivo dell’economia e come slancio al principio di responsabilità. Ovviamente partendo dal bisogno di vita e di salute, di servizi e di strutture sanitarie efficienti e di qualità. (Come estendere il raggio del bene comune?)

4.      Dimensione politica
Vita di partecipazione sociale e politica
In un sistema democratico il tempo delle elezioni rappresenta uno dei momenti chiave per proporre con chiarezza e mitezza dei punti che nascono dalla vita delle persone e dalle loro relazioni. Non intendiamo costruire a tavolino la vita degli esseri umani, ma possiamo offrire delle “piste”, nate dalla vita, che offrano la maggiore profondità possibile alla realtà, da realizzare con lungimiranza a servizio del territorio. L’intento è quello di partecipare la storia del nostro presente, puntando alla formazione  di un comunitario discernimento per collocare all’interno di  questa  progettualità  le singole questioni che riguardano tutti. Vorremmo che la politica ripensasse con progetti concreti il futuro di questa nostra Regione e chiamasse tutti a collaborare sinergicamente.  (Con quale atteggiamento guardare al futuro?)



5. Dimensione economica 

Giovani, Famiglia e Lavoro 

Nessuno deve venire meno al dovere di fare un uso responsabile dell’economia. In una terra come il Molise, un punto vincente può essere l’agricoltura, l’agroindustriale, il ritorno agli antichi mestieri, alla coltivazione delle campagne, creando cooperative, consorzi, filiere e rilanciando concretamente l’occupazione, offrendo gli strumenti necessari alla creatività giovanile. Occorre per questo motivo dare fiducia ai giovani, sostenere l’intraprendere, la nascita di nuove imprese e no profit, incrementare la cooperazione tra le Banche locali e il microcredito. Inoltre, occorre una rinnovata sinergia fra le generazioni per unire l’esperienza alle intuizioni nuove. Occorre sostenere e proteggere le relazioni familiari e tra famiglie che costituiscono il primo e vero “welfare”. Perché è la famiglia il carburante della società. (Come tradurre in concreto programmi e proposte?)


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