In relazione alla conclusione positiva della "vertenza" riguardante i
quarantacinque dipendenti della Fondazione Giovanni Paolo II che meritavano la
massima attenzione, voglio esprimere la mia personale soddisfazione,
evidenziando da un lato la fattiva ed operosa collaborazione tra Regione,
Fondazione e sindacati, dall'altro l'esemplare senso di responsabilità e di
vicinanza garantita dagli altri dipendenti della Fondazione con il via libera al
contratto di solidarietà.
E' evidente che il complesso processo di riordino del nostro sistema
sanitario dovrà avere tempi celeri e che il Governo nazionale dovrà premiare lo
sforzo di risanamento dei conti in atto riconoscendo la peculiarità del
territorio molisano e consentire il potenziamento delle eccellenze presenti in
uno spirito di integrazione virtuosa tra pubblico e c.d. privato.
La qualità del servizio sanitario resta elemento fondante della nostra
qualità della vita.
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