venerdì 23 marzo 2012

QUESTURA di CAMPOBASSO. Preso 83enne per truffa.

Campobasso 23 marzo 2012


83enne tratto in arresto.

Beccato in fragranza di reato  per truffa, tentata truffa e millantato credito.
Ampio servizio fotografico di Gino Calabrese
Ieri 22 marzo alle ore 12.30 circa gli Agenti della Squadra Mobile della Questura hanno tratto in arresto in flagranza di reato D.L.V. per i reati di truffa, tentata truffa e millantato credito ai danni di due fratelli residente in provincia di Campobasso. Gli Agenti sono entrati nella sede gestita dallo stesso D.L.V. in pieno centro a Campobasso e hanno sequestrato 500,00 Euro che le vittime gli avevano appena consegnato. Il denaro era parte del corrispettivo richiesto per trovare un lavoro inesistente presso l’Anas o presso una scuola pubblica a una delle due vittime. In precedenza, l’autore del reato, che si dichiarava maresciallo in pensione dei carabinieri, aveva richiesto e ottenuto altri 670 Euro per iniziare la pratica di assunzione. 
La sorella della vittima, quando il fratello gli ha raccontato di aver consegnato il denaro a una persona che gli aveva assicurato che lo avrebbe fatto assumere presso un Ente pubblico all’età di 52 anni, ha subito pensato che si potesse trattare di una truffa. Per esserne certa, la donna si è recata personalmente dall’indagato. Questi ha offerto anche a lei un lavoro sempre presso l’Anas o presso una scuola pubblica. La donna allora non ha esitato un istante e ha chiesto aiuto alla Polizia. Gli investigatori, dopo aver raccolto una prima denuncia, hanno concordato con il pubblico ministero  un servizio per ottenere le prove del reato. Quando D.L.V.  ha richiamato le vittime per richiedere un altro acconto, la donna ha avvertito gli Agenti della Squadra Mobile che hanno fotocopiato le banconote che la donna doveva consegnare e le hanno dato una telecamera per registrare la consegna. Una volta all’interno dell’Ufficio, le vittime hanno consegnato il denaro e hanno registrato i momenti salienti dell’incontro, raccogliendo prove inoppugnabili circa la colpevolezza del responsabile che ha ammesso davanti alle telecamere di aver richiesto e ricevuto 1170,00 Euro in cambio della promessa di un posto di lavoro che non sarebbe mai arrivato. Per rendere più credibile la truffa,  D.L.V. scriveva anche lettere false ad autorevoli, potenti ma inesistenti personaggi, definiti amici, a Roma, che potevano aiutarlo nelle assunzioni. Le lettere erano mostrate alle vittime in modo da ingenerare loro la speranza di poter ottenere effettivamente il posto di lavoro. Quando gli investigatori hanno fatto irruzione nel suo studio hanno trovato copiosa documentazione che dimostrava come l’anziano pensionato era solito porre in essere truffe della stessa natura ai danni di diverse persone. Grazie alle carte sequestrate, infatti, gli Agenti hanno ricostruito altre tre truffe ai danni di altrettante vittime cui era stato richiesto denaro quasi sempre circa 1200,00 Euro con la tecnica della promessa di un posto di lavoro.
Considerata la sua età avanzata, quasi 83 anni, e che egli ha restituito immediatamente anche i 670,00 Euro in precedenza ottenuti dalle due vittime come primo acconto,  D.L.V. non è stato condotto in carcere ma gli sono stati applicati gli arresti domiciliari. Non si esclude che nei prossimi giorni altre persone possano recarsi presso gli Uffici della Squadra Mobile per raccontare di altre truffe.































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