venerdì 31 ottobre 2014

RADDOPPIO DELLA TRATTA FERROVIARIA TERMOLI-LESINA

Campobasso, 31 ottobre 2014

La data in cui il Comitato si pronuncerà definitivamente sul progetto è la novità dell’incontro a Roma, nella sede del Ministero dei trasporti, con il capo della struttura tecnica di missione Ercole Incalza e l'amministrazione di FSI Michele Elia. Alla riunione, chiesta com’è noto dalle Regioni Puglia e Molise, hanno partecipato i presidenti del consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna, del Molise Vincenzo Niro e dell’Abruzzo Giuseppe Di Pangrazio, il vice presidente dell’Assemblea pugliese Nino Marmo e gli assessori regionali alle infrastrutture, Giovanni Giannini, per la Puglia e Pierpaolo Nagni per il Molise.
I rappresentanti della delegazione pugliese hanno ribadito la necessità di procedere alla rapida conclusione dell'Inter previsto dalla legge 163/2006, nell'ipotesi di un “NO” alla localizzazione, espresso da una delle Regioni interessate alla realizzazione dell'opera - nel caso, il Molise - sottolineando “il rischio concreto di perdere i finanziamenti disponibili e di dover rinunciare ad una decisione positiva faticosamente conquistata”.
Introna, Marmo e Giannini hanno precisato “di non aver mai ostacolato l'accoglimento delle istanze del Molise, purché compatibili con il cronoprogramma delle opere già predisposto ed hanno ribadito l'urgenza di connettere l'intero Mezzogiorno d’Italia ai circuiti di traffico europei, proprio rimuovendo la strozzatura del binario unico per i 31 km interessati”.
Il Presidente del Consiglio regionale del Molise, Vincenzo Niro, ha espresso soddisfazione per l’ulteriore avanzamento del progetto, ma soprattutto perché sono state riconosciute, anche dai rappresentanti dello Stato, le rimostranze del Molise, avanzate con convinzione unitamente all’Assessore regionale ai lavori pubblici, Pierpaolo Nagni. “Il traguardo che stiamo realizzando insieme riveste un’importanza strategica per la nostra regione che avrà la possibilità di avvicinarsi al Nord, al Sud, come all’Europa, a patto che vengano rispettate le rispettive vocazioni territoriali” – è il commento dei vertici molisani.
Nagni e Niro sono stati concordi nel sostenere con fermezza che senza il recepimento delle prescrizioni avanzate nell’incontro di oggi la Regione manterrà ferma la propria posizione di contrarietà all’approvazione definitiva del tracciato esistente. La questione verrà risolta lunedì prossimo, data della prossima riunione finalizzata proprio alla condivisione delle prescrizioni predette.
I rappresentanti della Regione Puglia considerano l'incontro odierno “un importante e significativo passo in avanti per la definitiva conclusione di una vicenda che dopo alcuni decenni verrà finalmente avviata a conclusione. Una vicenda il cui esito positivo rappresenta per tutto il Paese un obiettivo strategico, con la velocizzazione della rete ferroviaria adriatica che consentirà di avvicinare la Puglia al cuore dell'Europa”.
L'ing. Incalza, dando assicurazioni alle esigenze poste dalla Regione Puglia sulla rapida definizione dell'iter approvativo del progetto, ha comunicato che nella seduta del Cipe del 15 novembre lo stesso comitato si pronuncerà sull'elaborato progettuale.
Il Mit e Fsi hanno annunciato che gli interventi sulla  dorsale adriatica verranno certamente candidati ai  finanziamenti previsti dal Connecting Europe Facility che ha stanziato per le infrastrutture trasportistiche 22,7 miliardi di euro, di cui 11,9 per il primo bando in scadenza a febbraio 2015.
Introna, Marmo e Giannini hanno inoltre concordato con RFI e con l'ing. Incalza la disponibilità a riprendere la discussione sul progetto di collegamento ferroviario Bari-Altamura-Matera, di concerto con la regione Basilicata, anche in relazione alla scelta della città di Matera quale capitale europea della cultura 2019.

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