domenica 26 ottobre 2014

PRESENTATO A ROMA “UNA VALIGIA DI CARTONE” DI CLAUDIO CAMILLO

Campobasso, domenica 26 ottobre 2014

Presentato a Roma dall’associazione “Forche Caudine” e dalla Cim il libro “Una valigia di cartone” 

Il volume scritto da Claudio Camillo, ex dirigente dell’Atac, l’azienda dei trasporti pubblici romani, originario di Pietracupa. Il testo, attraverso la storia, i ricordi personali ed i racconti orali di persone oriunde o nate nel piccolo borgo molisano, percorre un viaggio all’interno della comunità attraverso un arco di tempo che si snoda dagli anni Quaranta sino ai giorni nostri. Filo conduttore della narrazione sono i grandi avvenimenti storici che hanno caratterizzato questo periodo di profonda evoluzione socio-economica ed istituzionale e come questi avvenimenti hanno influito sul costume e sulle scelte di vita delle persone del piccolo borgo.
La serata, che ha avuto luogo in una sala molto affollata, è stata aperta da Angelo Sollazzo, presidente della Confederazione degli italiani nel mondo, il quale ha fornito i numeri dell’emigrazione molisana, sottolineandone la mutazione antropologica: non più gli emigrati di prima generazione, con tutte le sofferenze dovute al radicale cambio di ambienti e alla ricerca di lavoro, ma una comunità complessa e variegata composta sia dai nuovi italiani all’estero, per lo più professionisti stimati e inseriti, ma anche dai milioni di oriundi, interessati a conservare la memoria delle proprie origini. L’ex parlamentare socialista ha ricordato anche le sue origini materne di Pietracupa.
Dopo Sollazzo è intervenuto Giampiero Castellotti, presidente dell’associazione “Forche Caudine”, il circolo dei Romani d’origine molisana che opera ormai da 26 anni nella Capitale con un curriculum forte di oltre 230 eventi promossi in questi anni “con partnership di spessore e un seguito sempre crescente”, come ha ricordato il presidente. L’associazione, che ha circa 1.500 iscritti (tra cui lo stesso autore del libro), mentre a Roma è ormai fortemente radicata anche presso i tavoli istituzionali, soffre però dello scarso legame con gli organismi molisani di rappresentanza.
Lo studioso Franco Valente ha quindi illustrato, con il suo abituale carisma, i luoghi culturali del Molise, affascinando una platea composta anche da tanti non molisani.
Presenti in sala, tra gli altri, Alberto Benzoni, ex vicesindaco di Roma, numerosi dirigenti dell’Atac, gli scrittori molisani Gabriella Iacobucci e Giuseppe Tabasso, il segretario dell’associazione “Forche Caudine” Gabriele Di Nucci.
Ha chiuso la serata l’autore del libro, Claudio Camillo, che ha ripercorso il mosaico storico che ha rappresentato nel volume, composto dall’intreccio dei numerosi tasselli della macrostoria e delle tessere della microstoria della comunità stessa. Ha spiegato le finalità del suo lavoro: non solo mantenere viva la memoria di questi ultimi settantacinque anni di vicende italiane, ma soprattutto far riflettere su come eravamo, su come siamo e su come affrontare il futuro memori degli insegnamenti del passato.
Camillo fa parte dei tanti Romani d’origine molisana. E’ infatti nato nella Capitale nel 1939 da padre pietracupese e madre romana, rimanendo fortemente legato alla terra paterna. Si è laureato in Economia e Commercio con successiva specializzazione in Economia e Politica dei trasporti. Nel corso degli anni è stato docente presso l’Università dell’Aquila ed ora presso l’Università di Roma “La Sapienza”.

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