venerdì 24 ottobre 2014

NUOVA STRATEGIA EUROPEA DELLA MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA

Campobasso, 24 ottobre 2014

Frattura: sempre più protagonisti con i nostri mari

“L’adozione della nuova strategia europea della Macroregione adriatico-ionica, Eusair, è l’atteso riconoscimento da parte del Consiglio europeo di un lungo percorso intrapreso dal basso per la costruzione di processi di cooperazione e integrazione. Oggi da Bruxelles il prodomo fondamentale per nuove e importanti prospettive allargate”. Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, presidente dell’Euroregione adriatico-ionica, esprime soddisfazione per la decisione sull’Eusair assunta dai 28 capi di Stato e di Governo dell’Ue.
“Gli Stati nazionali, con il ruolo chiave del nostro Governo – prosegue Frattura –, hanno sancito la validità di un progetto europeo che nelle regioni in particolare ha da subito trovato il suo perno centrale e operativo. Fondamentale l’impegno speso in questi anni da tutte le realtà transfrontaliere che nei mari Adriatico e Ionico ritrovano non solo l’elemento di comunione geografica e storica, ma anche e soprattutto il medium e il luogo giusti per sviluppare progetti di crescita economica, occupazionale, culturale e sociale. A credere fin dal primo momento nell’importanza di un atto politico che comprendesse le linee di guida per uno sviluppo dell’area c’è stata la nostra Euroregione adriatico-ionica: per questo la decisione di Bruxelles ci coinvolge e ci fa sentire oggi tra i protagonisti della costituzione di un modello unico per le future iniziative in aree marittime di grandi prospettive”.
La strategia include, oltre l’Italia, Croazia, Grecia, Slovenia, Albania, Bosnia Erzegovina, Montenegro e Serbia, con 13 regioni italiane coinvolte: Molise, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia e Umbria.
“In questo straordinario bacino segnato dai due mari – conclude il presidente Frattura –, si gettano le basi per sostenere 70 milioni di cittadini nella costruzione di un futuro allargato, alla base del quale si pongono la cooperazione, l’integrazione, la pace e la crescita”. 


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