venerdì 8 maggio 2015

CHIUSURA DEL FIELD OFFICE EUPOL DI HERAT

Campobasso, 8 maggio 2015

Modello realizzato dai Carabinieri esteso ad altre Province 



Presso la base “Camp Arena” di Herat, il 6 u.s. si è svolta la cerimonia di chiusura dell’EUPOL Field Office. Alla cerimonia erano presenti l’EUPOL Head Of Mission, Ms. Pia Stjernvall, l’Ambasciatore italiano Luciano Pezzotti, gli Ambasciatori di Francia, Regno Unito e Repubblica Ceca, il Rappresentante della CSDP (Common Security  and Defence Policy – Politica di Sicurezza e Difesa Comune Europea) Corrado Pampaloni, il Governatore di Herat Mohammad Asif Rahimi, il Comandante di TAAC West Gen. Michele Risi, il Console Generale degli Stati Uniti d’America Martin Williams, e numerose autorità locali.
Il Field Office di EUPOL è operativo dal 2007 con un team di esperti militari e civili nel rule of law, gender e human rights ed ha visto anche la presenza di Procuratori militari e rappresentanti delle Forze di Polizia europee, tra cui numerosi militari dell’Arma dei Carabinieri (in particolare un Ufficiale responsabile dell’Ufficio) con esperienza internazionale. L’Ufficio cesserà definitivamente le sue funzioni il 31 maggio prossimo, al termine degli ultimi adempimenti.
Il Capo Missione Pia Stjernvall, nel ringraziare i componenti del Field Office di Herat per i risultati conseguiti particolarmente nella community policing, ha sottolineato come il Field Office di Herat abbia “svolto un ruolo essenziale nel costruire la cooperazione tra polizia, pubblici ministeri, avvocati e la municipalità nel suo insieme, incrementando le politiche del Governo afgano nell’area di Herat”. La Stjernvall ha concluso il suo intervento affermando che “il modello impostato dai Carabinieri in Herat verrà preso ad esempio per la ristrutturazione anche di tutte le altre province afgane”.

L’Ufficio ha condotto in questi anni attività di training, mentoring e strategic advising per alti funzionari della Polizia di Herat, nonchè attività di advising nei confronti dell’apparato giudiziario di Herat, in particolare del Procuratore Capo, di Giudici civili e militari e dei Pubblici Ministeri, consentendo di migliorare la cooperazione tra polizia e magistratura. 

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