venerdì 15 maggio 2015

ALESSANDRO DI LISIO: PER NON DIMENTICARE

Campobasso, 15 maggio 2015













Di Gennaro Ciccaglione


Scusate... ma non è colpa solo mia!

Se a scuola, il mio Maestro (che era anche il mio Maestro di musica e che è stato il mio Maestro di vita) mi trasmette i suoi insegnamenti morali leggendomi (leggendoci...) Cuore e Vita Militare di Edmondo De Amicis...
Se poi, nelle medie mi fanno imparare a memoria (e commentare...) versi come “...eran trecento, eran giovani e forti...”, oppure “...A dura vita, a dura disciplina, muti, derisi, solitari stanno, strumenti ciechi d’occhiuta rapina, che lor non tocca e che forse non sanno...”, versi che non si sono mai più rimossi....
E se ancora, nelle superiori, il mio professore di ragioneria (il buon Rodolfo, dal cuore grande grande) tra un esercizio di partita doppia ed un riparto di danni da avaria marittima riesce a narrarci (non erano ancora trascorsi vent’anni ma non se ne parlava in alcun modo) del massacro di Katin... spiegandoci l’una ma anche l’altra dittatura....
Se poi anche il mio Comandante di Battaglione a Moncalieri (la gloriosa Moncalieri), un Eroe della ritirata di Russia e della Battaglia di Porta San Paolo a Roma, canta con tutti noi i versi di Modugno “...noi facemmo una Bandiera...”
Ebbene, se fra tutti questi insegnamenti non sono cresciuto più di tanto e mi commuovo ancora se sento (e se vedo) quattro o cinque ragazzini, tutti novelli Gazzelloni, spargere dai loro bianchi flauti traversi le note del Silenzio d’ordinanza ad onorare la memoria di Alessandro (già alunno della loro stessa Scuola, la Montini di Campobasso... e nel nome è tutto!) nel giorno del suo 31° compleanno, care amiche e cari amici, ditemi anche voi che non è... solo colpa mia!
E tutto ciò si è ripetuto oggi a Campobasso, alla presenza di Dora e Nunzio ai quali dico ancora una volta GRAZIE, intorno al cippo lapideo che racconta di quel ragazzo, ex alunno della Montini, che il 14 luglio 2009 immolò la sua giovane vita sulla “ralla” di un Lince... sulla sabbia afghana... arida... bruciata... assetata di Libertà...
E mi sovvengono ora altri versi “...libertà va cercando, ch’è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta.” 
La mia grave colpa invece è quella di... non vergognarmi di questa mia commozione, ed ancora quella di non perdere occasione alcuna per cercare tuttora di trasmettere ad altri... gli stessi principi di vita!

In ricordo del 31esimo compleanno 
di Alessandro di Lisio 
caduto durante la missione di pace
in Afghanistan, 
gli studenti della Montini 
hanno deposto una corona 
sul cippo commemorativo 
in piazza della Vittoria.








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