giovedì 19 marzo 2015

FESTIVAL DELL’ASTRONOMIA, VENERDÌ È ‘LA GIORNATA DELLE STELLE’

Campobasso, 19 marzo 2015

Evento in tre fasi: i bambini e l’eclissi, conferenza sullo spazio e mostra d’arte sul cosmo


Al Festival dell’Astronomia e dell’Esplorazione, il primo realizzato in Italia, si viaggia veloce verso il cosmo. Venerdì 20 marzo, la manifestazione organizzata a Campobasso con il contributo della Regione Molise, e che sta conseguendo un grande successo tra le scuole italiane (ben ottomila le prenotazioni), vivrà un’altra avventura densa di emozioni, spunti e stimolazioni. L’evento è stato intitolato ‘La giornata delle stelle’ perché di stelle si parlerà ininterrottamente dalle 9.30 del mattino alle 10 di sera.
Dal sole, stella amica e speciale, adeguatamente messa in risalto nell’anno internazionale della luce e delle tecnologie basate sulla stessa, il 2015, le attenzioni saranno spostate sulla seconda conferenza del Festival. Dopo il debutto magico con il talk show tra le stelle, per parlare di universo accessibile, davanti a un’audience di 250 persone – protagonisti il presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica, Giovanni Bignami, intervistato dalla giornalista di Ansa scienze Enrica Battifoglia, e il fisico dell’Agenzia spaziale europea, Ettore Perozzi – il Festival ospita nell’aula magna della scuola “D’Ovidio” di Campobasso, a partire dalle 19, un altro ‘appuntamento spaziale’. Stavolta sotto la lente degli esperti c’è il veicolo spaziale europeo che, l’11 febbraio scorso, in 100 minuti, è uscito dall’atmosfera e si è tuffato nel Pacifico, intatto. Esperienza straordinaria e missione riuscita perfettamente grazie anche all’assistenza tecnica fornita dal Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (Cira) all’Agenzia Spaziale Europea nella fase di esecuzione della missione finale.
Al centro della sala, un’altra apprezzata giornalista scientifica dell’Ansa, Monica Nardone. Con lei due ricercatori del Cira – Giuliano Marino e Giuseppe Rufolo - che hanno contribuito al buon esito della missione. Il velivolo ha sfidato le temperature imposte da una caduta a folle velocità, direttamente dallo spazio attraverso l’atmosfera. Per dirla in termini tecnici: un veicolo spaziale capace di eseguire una missione sub-orbitale rientrando in modo autonomo.
L’entusiasmo dei giovani, la scienza degli adulti in due fasi distinte. Infine l’arte, che abbraccia il cosmo nel suo involucro multisensoriale. E’ il terzo momento della “Giornata delle stelle”. Al termine della conferenza, alle 20.30, sarà infatti inaugurata la mostra dello scultore Franco Bastianelli e del poeta Giuliano Cardellini. “Là, dove tace il vento” è il frutto di un lungo lavoro di ricerca che ha visto i due artisti interpretare una personale dimensione del cosmo attraverso una grande installazione. La genesi della vita, le origini della materia e la sete di conoscenza sono state meravigliosamente assemblate in ventiquattro tavole polimateriche e versi che echeggiano, solenni, nell’universo. Pregevole l’allestimento, firmato da Cecilia Casadei, critica d’arte e vice presidente dell’Accademia delle belle arti di Urbino.
Di particolare interesse la stanza dei sensi, in cui, per entrare, è necessario piegarsi in avanti quasi in segno di deferente saluto all’infinito, il superiore, accessibile o ignoto. E’ qui che una serie di essenze diffuse attraverso il meccanismo di una ruota luminosa in costante movimento, riproducono quello che per i due artisti è l’odore dell’universo.


Tanto da vedere e da sapere, nella ‘Giornata delle stelle’. Tutto si incastra in spazi ampi e accoglienti. Il primo Festival nazionale dell’Astronomia rimette a… fuoco l’immagine della ‘nostra’ stella par eccellenza, che viene inserita in un circuito di bagliori, anche estetici, di grande impatto e richiamo. Sul mini-shuttle della conoscenza tanti bambini entusiasti sono pronti a sfondare i confini tra il giorno la notte e a fonderli nell’universo accessibile, aspettando il primo uomo che camminerà su Marte, che, come dice l’astrofisico fisico Giovanni Bignami, è già nato, e chissà, potrebbe essere uno di loro. 

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