giovedì 25 settembre 2014

IL CORPO FORESTALE DELLO STATO INCONTRA IL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE.

Campobasso giovedì 25 settembre 2014

Nella cornice naturale di Pescasseroli, presso la sede dell’Ente Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise si è svolto un incontro “storico”. 
I Comandanti Regionali del Corpo Forestale dello Stato dell’Abruzzo, Ciro Lungo, del Lazio, Donato Monaco, e del Molise, Rosa Patrone, sono stati accolti dal Presidente dell’Ente Parco, Antonio Carrara, da qualche mese nominato dal Ministro dell’Ambiente alla guida dell’Ente. 
L’incontro, programmato da tempo, inaugura un nuovo corso alla collaborazione inter-istituzionale, tra la direzione di una delle aree protette più importanti d’Europa e la Forza di polizia, da sempre impegnata nella salvaguardia della biodiversità e nella tutela degli ecosistemi.
Il Corpo Forestale dello Stato, infatti, attraverso strutture appositamente costituite e a ciò deputate, i Coordinamenti Territoriali per l’Ambiente, assicura la sorveglianza delle aree protette d’interesse nazionale ed internazionale. 
Tra le questioni affrontate nel corso dell’incontro, la necessità di soluzioni condivise per la salvaguardia dell’orso bruno marsicano, che rischia di essere messa in pericolo non solo dal bracconaggio.
Gli avvenimenti della settimana scorsa, la morte accidentale dell’orso Daniza in Trentino, e l’uccisione di un altro esemplare di orso a Pettorano sul Gizio, in provincia dell’Aquila, hanno sollevato molto clamore e reso di dominio pubblico un’emergenza ben conosciuta dagli addetti ai lavori. La precaria popolazione di orso marsicano (circa 40 individui), infatti, rischia di essere decimata da diverse cause, oltre al bracconaggio, tra cui epidemie e rischi sanitari. 
Vivere in armonia con le altre specie e con il territorio che ci ospita è una delle più importanti lezioni che la natura insegna. 
L’orso bruno marsicano, una delle sottospecie ad oggi più minacciate di estinzione, che lotta per sopravvivere tra i boschi e le montagne, circondate da un mare di gente, costituisce un simbolo dell’equilibrio sempre più fragile e delicato tra uomo e natura. 
La sua conservazione rappresenta una sfida fondamentale per tutti coloro che amano il nostro Paese e la sua unicità.

Nessun commento:

Posta un commento