venerdì 17 febbraio 2012

REGIONE MOLISE. Roma incontro ANBI.

Campobasso 17 febbraio 2012


Assessorato all’Agricoltura della Regione Molise 
Roma  15 febbraio incontro - dibattito 
Associazione Nazionale delle Bonifiche e delle irrigazioni.



Angelina Fusco Perrella

Obiettivo del dibattito quello di sottoporre al Governo e al Parlamento proposte per un Piano di manutenzione straordinaria, volto alla riduzione del rischio idrogeologico cui è esposto il nostro paese.
Tra le Regioni che beneficieranno degli interventi di manutenzione straordinaria, c’è anche il Molise, a cui, con Accordo Stato – Regioni del 20 gennaio 2012, sono state assegnate risorse pari a 27 milioni di Euro.
Il Piano mira a garantire la sicurezza idraulica del territorio, in ragione dell’accentuata vulnerabilità dello stesso, che ha determinato recentemente in vaste zone del Paese ulteriori frane, erosioni e danni alle infrastrutture civili, industriali ed agricole, che costituiscono ostacoli aggiuntivi all’auspicata ripresa dello sviluppo.
Il Presidente dell’Anbi, Massimo Gargano, nell’illustrare il Piano, ha premesso la necessità inderogabile di un confronto con i Ministeri, le Regioni, le Province, i Comuni e i Consosrzi, auspicando una grande alleanza dal basso, al fine di attivare le 2943 opere tutte cantierabili, cui non si può dare attuazione a causa dei vincoli riconducibili al Patto di Stabilità.
L’attivazione di tali progetti non solo risponderebbe alla necessità di mettere in sicurezza il territorio a rischio idro-geologico, ma avrebbe anche considerevoli ricadute occupazionali, quantificabili in ben 45 mila posti di lavoro, offrendo un contributo rilevante alla crescita economica del Paee.
Nel corso del dibattito si è posto, poi, l’accento sul carattere preventivo delle citate opere e sull’importanza della prevenzione riassumibile nella frase: prevenire è meglio che curare. Il messaggio è dunque questo: meno emergenza, più prevenzione.
Se è vero, infatti, che i fenomeni naturali, proprio perché tali, non sono eliminabili, le loro conseguenze possono essere  contenute attraverso la prevenzione dal pericolo, della quale sono binomio imprescindibile manutenzione ed uso consapevole del territorio. Di qui la necessità di puntare sulla promozione di una nuova cultura orientata alla cura del territorio.

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