mercoledì 8 febbraio 2012

MOLISE. L’APPELLO DELL’ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI ALLE BANCHE.

Campobasso 8 febbraio 2012



“SENZA IL VOSTRO SOSTEGNO, IL TESSUTO PRODUTTIVO SI NECROTIZZA”


“Banche e imprese sono due sistemi fondamentali per lo sviluppo di un  territorio. Le banche, nello specifico, rappresentano i fornitori principali per qualunque categoria di impresa: piccola, piccolissima, media, grande.
Dalla loro capacità di fare strategie di lungo respiro, dalle loro competenze a rendere consulenza a un sistema non sempre pronto a intercettare le opportunità di un mercato complesso come quello finanziario, nascono le fortune delle imprese, la loro capacità di consolidarsi, di crescere, di fare strategie vincenti.

Riscontriamo, oggi, soprattutto per le aziende più piccole, situazioni di razionamento del credito anche per linee di credito già accordate. Rileviamo, poi, un allungamento dei tempi di istruttoria per l’erogazione del credito, la richiesta di maggiori garanzie, l’aumento sia dei tassi di interesse che delle spese di gestione.
Inoltre, a fronte di un significativo aumento delle informazioni qualitative richieste dalle banche, in seguito all’entrata in vigore del trattato di Basilea, gli istituti continuano a mostrare una sostanziale incapacità di valutare i piani di sviluppo imprenditoriale e, conseguentemente, si rivelano poco disponibili a supportarli.
Questa riduzione del credito operato dalle banche che sta generando una permanente situazione di illiquidità del sistema produttivo e distributivo.

Su questo, pesa come un macigno la difficoltà della Regione Molise e degli altri enti pubblici di pagare le proprie prestazioni. Si è determinata, infatti, una spirale perversa, all’interno della quale si trovano invischiati decine di imprenditori molisani, che vivono di commesse della pubblica amministrazione, che chiedono di essere trattati con la dignità e il rispetto che si deve riconoscere a tutti i cittadini. Sollecitiamo, da tempo, la regione Molise ad accelerare i tempi di pagamento sui crediti che le nostre imprese vantano nei confronti degli enti regionali. Si registrano, infatti, ritardi che vanno dai 6 mesi fino a 3 anni.
Ma le cose non cambiano e, oltre al danno, subiamo la beffa. Le risposte della banche cui le nostre aziende si rivolgono, anche se supportate da interventi a garanzia della regione, non sono affatto soddisfacenti. Non è solo una questione di tassi, ma di efficienza nei servizi e di capacità di interloquire con il sistema imprenditoriale.

Su quest’ultimo punto, scontiamo anche un problema di dimensione territoriale e di impossibilità a fare massa critica.
Nei confronti di un sistema così complesso e articolato come quello del credito, operare in una piccola realtà come il Molise, lontana dai centri decisionali delle grandi banche è estremamente penalizzante.
Le piccole, quelle locali, per dimensione e difficoltà a radicarsi nei problemi delle imprese, subiscono questo atteggiamento e si adeguano. Non svolgendo il ruolo di necessario supporto proattivo al sistema economico territoriale.
Inoltre, il nostro sistema di imprese è sottocapitalizzato e poco organizzato sul fronte delle strutture societarie e delle necessità finanziarie. In quest’ambito, una finanziaria regionale capace di svolgere appieno i propri compiti dovrebbe svolgere una attività dirimente.

Sarebbe auspicabile promuovere strutture di partecipazione ai capitali delle società e attraverso queste dotare le imprese partecipate delle opportune competenze consulenziali in grado di sviluppare le strategie aziendali. In tal modo le si potrebbero aiutare a superare la fase di crisi e affrontare processi di crescita e di sviluppo lasciando sul territorio imprese in grado di affrontare una competizione che diventa sempre più agguerrita”.

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