domenica 22 giugno 2014

MESSAGGIO di BREGANTINI dal BALCONE di PALAZZO SAN GIORGIO

Campobasso 22 giugno 2014


Benedizione dei Misteri  “ingegni del Di Zinno” nella Solennità del Corpus Domini.


Carisssimi,
un saluto affettuoso e deferente a voi ed al nuovo sindaco Antonio Battista, con un grazie all’operato di tutti i suoi predecessori con un saluto a tutte le autorità qui presenti, qui sul balcone e tra di noi tutti.
Grazie  delle perenni emozioni che questa città ci concede. Ogni anno sempre nuove ed intense, capaci di far sentire che la storia di Campobasso è sempre viva, una città che trae la sua forza per il futuro anche da queste radici, da queste tradizioni, dal suo glorioso ed “ingegnoso” passato.
Resta sempre vero che possiamo affermare, con fierezza, che Campobasso è una città Eucaristica. E poiché lo è, anche la presenza efficace e feconda spiritualmente e culturalmente della TENDA, è una comunità che deve puntare su due aspetti: saper dire Grazie, poiché l’eucarestia è fondamentalmente  un rendimento di grazie. Cioè puntare sul bene, sul positivo, sulle cose belle che riusciamo a fare, per poter evidenziare. Chi sa dire grazie ,con frequenza, sa anche stimare, intrecciare amicizie durevoli, apprezzare gli sforzi, anche imperfetti, dell’altro. Ma veri e fedeli. Il volto del GRAZIE è un volto sereno e positivo. E si oppone al volto di chi pretende, di chi dice sempre voglio, dammi, fammi…

Città Eucaristica, poi vuol dire impegnarsi con tutte le nostre forze a vivere l’UNITA’. LO SPIRITO DI COLLABORAZIONE E DI UNIONE. L’unità è frutto del grazie e della stima reciproca. Sempre più necessaria ed indispensabile. Soprattutto quest’anno. In occasione, ormai imminente della visita di papa Francesco.
Vi chiedo: siete pronti a questo immenso evento? Siete contenti di questo dono inatteso e storico? La nostra città come si sta preparando? (tutti il popolo ha risposto SI) 
E’ di certo valore il vostro Si. Ma insieme, questo dono è per noi, molto impegnativo. Ci chiede di essere consapevoli fino in fondo, pronti ad alcune cose. E qui di lascio il compitino per casa…. :

1.      Prepararsi spiritualmente a vivere questa visita, soprattutto nell’accoglienza di tutti, anche degli immigrati. Papa Francesco, a cui va un nostro intensissimo applauso insiste sulla necessità  di non scartare nessuno! Nessuno va gettato via, nessuno messo nel cestino, nessuno lasciato nelle periferie!. Le nostre case, le nostre strade siano aperte, cordiali, ospitali nella più bella tradizione molisana. Anche il fatto che accanto alla tenda eucaristica si siano distribuiti centinaia di pasti nutrienti vuole proprio esprimere questa cordialità e questa gioia nel non scartare nessuno.
2.      Stare molto uniti. Si è faticato, per la speciale conformazione della nostra città che non ci consente di avere delle  spianate accessibili, a trovare un sito adeguato e spazioso. Ma alla fine, il sito individuato e ben preparato del nostro campo sportivo cittadino, che potremmo dedicare a papa Francesco, metterà in evidenza uno specifico elemento decisivo per la buona riuscita della visita papale: L’ABBRACCIO DI TUTTA LA  CITTA’ AL PAPA. Un abbraccio corale, affettuoso, unitario, immenso, numerosissimo, come si è visto ieri in Calabria. Sono certo che non sarà da meno il Molise e la nostra città.
3.      Vi chiedo però di rendere ancora più bella la città. Con i fiori sui balconi, con le coperte alle finestre, con la pulizia di tutti i nostri locali e delle nostre strade, con la cura di ogni particolare, con l’accoglienza dei pellegrini, con la gioia sul volto, con l’ansia, poiché non vediamo l’ora di poterlo abbracciare e salutare. Sarà poi gioia di tutti osservare tutte le indicazioni che vi saranno date e sopportare eventuali disagi connessi ad un numero altissimo di presenza, oltre le centomila, suddivise nei quattro siti della nostra bella città.

Si fa onore questa nostra città. Perciò dico grazie a tutte le istituzioni che con fedeltà, a ritmo settimanale, da oltre due mesi, si sono messi al lavoro, in vario modo suddiviso. Tutto avrà il sapore di una tipicità molisana. Ogni segno è stato ben pensato e accuratamente realizzato. 
Ci resta la fedeltà alla CASA degli Angeli papa Francesco, da continuare, come segno di condivisione, di stima, di unità, di bellezza. Perché nessuno resti scartato!
Grazie di nuovo a tutti voi, con la benedizione del Signore, che questa sera ci sarà data dal Cristo stesso, presente realmente nell’ostia consacrata. 

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