sabato 22 novembre 2025

TESORO NASCOSTO: LE MELE ANTICHE DEL MOLISE.

 Campobasso, 22 novembre 2025


Il loro potenziale nei nutraceutici, cosmeceutici e cosmetici naturali. Interventi del sindaco di Ferrazzano, Vincenzo Sforza del Presidente Arca Sannita Michele Tanno, della Prof del Dipartimento di bioscienze e territorio Università degli studi del Molise Maria Giovanna Chini.

Si è svolto in serata nel ridente borgo di Ferrazzano in una location sconosciuta ai più, “Piccolo Teatro” un convegno sulle mele.
La sala anche se piccola era gremita, il Sindaco di Ferrazzano ha porto i saluti e ha assunto per l’occasione la veste di moderatore. 
Il dott. Michele Tanno, laureato in Scienze Agrarie, studioso della civiltà contadina molisana e fondatore dell’Arca Sannita, ha relazionato con dovizia di particolari sulle mele senza tralasciare notizie di interesse come Il pero più antico d’Italia che è situato in Via Regina Elena, a Cercepiccola (CB). Età stimata: 230 anni, circonferenza alla base 3,05 metri, altezza 15 metri. Nel 2010, l’Associazione Patriarchi della Natura ha riconosciuto questo pero come l’albero di questa specie più antico d’Italia (anche se “solo” 230 anni, non millenario). È collocato su un podere privato.
                 

Nel corso del suo intervento si è soffermato sulla bontà delle mele ribadendo che le qualità migliori del frutto sono nella buccia, ricca di polifenoli. Qualità nutrizionali Ricche di fibre (soprattutto la pectina), utili per favorire la digestione e la regolarità intestinale. Vitamine: in particolare vitamina C, ma anche A, K e alcune del gruppo B. Antiossidanti: come quercetina e flavonoidi, che aiutano a contrastare i radicali liberi. Minerali: potassio, magnesio e piccole quantità di altri minerali poche calorie: una mela media contiene circa 50–80 kcal. Idratanti: contengono molta acqua (circa l’85%).
Ha ribadito come molti sono abituati a mangiare le “Golden” non sapendo che la “Renetta” è una delle varietà più ricche in assoluto e che la concentrazione di polifenoli è sia nella buccia che nella polpa. 

Il dott. Tanno continua il suo intervento specificando come diminuire l’uso di pesticidi.
Uno dei metodi è il Sistema combinato antinsetto + antigrandine: rete che combinano funzione antigrandine e antinsetto: applicata sui lati di un frutteto coperto, offre protezione contro insetti (es. cimice asiatica) e intemperie.
Questo tipo di rete è particolarmente utile per ridurre l’uso di pesticidi, migliorando la sostenibilità.

La prof Chini ha relazionato sulle qualità chimiche e sui progressi della scienza specificando come un progetto dell’UNIMOL finanziato con il PNR ricerca i prodotti chimici contenute nelle mele per sviluppare l’uso della frutta anche nel campo farmaceutico.
Infine i partecipanti sono saliti sul palco per osservare le infinite qualità di mele del Molise ed in particolare dei meleti nati negli ultimi tempi nella nostra regione.

Nessun commento:

Posta un commento