sabato 30 aprile 2016

MAESTRI DEL LAVORO . “STELLA AL MERITO DEL LAVORO” 2016

Campobasso, 30 aprile 2016

Palazzo del Governo - 1 maggio 2016 ore 11.00

Domani domenica 1° maggio p.v., alle ore 11.00, presso la Prefettura, avrà luogo la cerimonia per la consegna delle decorazioni della “Stella al Merito del Lavoro” e dei relativi brevetti.  

Per il 2016 sono stati insigniti quattro lavoratori della prestigiosa ed ambita onorificenza, per particolari benemerenze acquisite nel corso dell’attività lavorativa. 

mercoledì 27 aprile 2016

AL TEATRO SAVOIA DI CAMPOBASSO LA PRESENTAZIONE DELLA BIOGRAFIA DI VINCENZO COSCO

Campobasso, 27 aprile 2016

“Grazie per questo momento. La storia di Vincenzo Cosco”
Scritta da dal giornalista Giuseppe Formato, prefazione di Xavier Jacobelli. 
Proventi per un progetto curato dalla Fondazione Neuromed

Da CBlive
Sarà presentata lunedì 9 maggio 2016, giorno in cui ricorrerà il primo anniversario della scomparsa di Vincenzo Cosco, la biografia delloSpecial Wolf, scritta dal giornalista Giuseppe Formato ed edita dalla Edizioni Keplero, i quali devolveranno i proventi alla Fondazione Neuromed per il “Progetto VinCo. La partita della salute: Vincenzo Cosco continua ad allenare”.
Il vernissage di “Grazie per questo momento. La storia di Vincenzo Cosco” è in programma a Campobasso, alle ore 16,30, al Teatro Savoia.
La prefazione è stata scritta dal direttore editoriale del corrieredellosport.it e di tuttosport.com, Xavier Jacobelli, il quale ha sposato l’iniziativa, con la sua prestigiosa firma, che vedrà i proventi della pubblicazione destinati a un progetto di ricerca e prevenzione, del quale se ne occuperà la Fondazione Neuromed di Pozzilli.
Oltre a Xavier Jacobelli, hanno sposato il progetto anche Devis Mangia, allenatore dell’Ascoli ed ex ct dell’Under 21, finalista agli Europei di categoria, amico dello Special Wolf, e don Riccardo Agresti, padre spirituale dell’Andria allenata da Cosco, parroco impegnato nel sociale nella provincia Bat.
Giuseppe Formato, nei quindici capitoli, ha narrato la storia di Vincenzo Cosco, ripercorrendo le tappe della carriera dacalciatore e da allenatore, focalizzando l’attenzione sulla sua doppia battaglia al tumore e di come, nelle sue due partite più importanti, abbia messo la grinta, la determinazione e la voglia di vincere, ammirata sui campi da calcio.
“La biografia di Vincenzo Cosco ripercorre le principali vicende della sua vita – le parole dell’autore della biografia, Giuseppe Formato  e la storia racconta la sua carriera da calciatore e da allenatore, ripercorrendone le tappe salienti, ma soprattutto sottolinea il temperamento messo in campo nella doppia lotta contro il tumore, arrendendosi soltanto dopo aver affrontato la battaglia al male con tutte le sue forze, senza chinare il capo, nemmeno nei momenti più difficili e fino agli ultimi istanti della sua esistenza. Il rapporto con la fede, la bussola della seconda parte della sua vita, e l’amore per la famiglia sono i temi fondanti di un libro, che contribuirà a dare un pizzico di speranza alle generazioni future. È un testo da leggere ai più giovani, per inculcar loro lo spirito di sacrificio e l’onestà per raggiungere i risultati”.
 “L’impegno della Fondazione Neuromed dona concretezza al testamento morale che ci ha lasciato Vincenzo Cosco  – diceMario Pietracupa, presidente della Fondazione Neuromed, che all’interno della biografia ha firmato i ringraziamenti a Cosco e per chi si è messo a disposizione dell’iniziativa – L’obiettivo è quello di diffondere la cultura della prevenzione e della ricerca scientifica. Se l’aspirazione di ognuno di noi è quella di lasciare un segno del proprio passaggio Vincenzo c’è riuscito e oggi, insieme a tutti coloro che prenderanno parte a questo progetto legato alla pubblicazione del libro sulla sua vita, diventerà realtà. L’educazione alla prevenzione delle giovani generazioni è indispensabile affinché il messaggio del corretto stile di vita arrivi ad ogni livello della società”.
“Il Progetto VinCo intende educare i giovani, in particolare i ragazzi delle scuole, ad uno stile di vita sano fatto di un’alimentazione sana e di attività fisica – spiega il professor Giovanni de Gaetano, Responsabile del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione I.R.C.C.S. Neuromed  Prenderemo in considerazione diverse scuole, ciascuna delle quali seguirà una procedura scientifica volta alla definizione di messaggi di salute i cui risultati verranno, dopo un certo numero di mesi, valutati dagli stessi studenti. Una valutazione che serve a farci capire se i giovani recepiscono questi messaggi sull’importanza di promuovere uno stile di vita basato sul consumo di frutta, verdura, pesce e con una buona dose di sport. La migliore modalità, questa, di prevenire le patologie cardiovascolari, neurodegenerative e i tumori”.
“L’impegno della Edizioni Keplero – ha chiosato Gisberto Manes  è volto a ricordare indelebilmente uno sportivo molisano, che è stato tra i testimonial più importanti della ventesima regione d’Italia e grazie al quale sarà possibile dare una speranza per il futuro, rispetto al complesso tema della lotta al tumore, sia a livello scientifico che sociale”.


Associazione Forense Campobassana "RISOLUZIONE ALTERNATIVA DELLE CONTROVERSIE"

Campobasso, 27 aprile 2016

Degiurisdizionalizzazione, esdebitazione mediazione, conciliazione, arbitrato.
Il ruolo dell'avvocato. Profili deontologici
Il ruolo del magistrato.

Un appuntamento che permetterà di focalizzare un tema tra i più attuali nel panorama giudiziario.
Un imprescindibile momento di confronto e formazione per gli operatori del diritto, sempre attenti alle innovazioni giuridiche, è quello garantito dal seminario organizzato dall’Associazione Forense Campobassana (aderente ANF) in programma venerdì 29 aprile, dalle 16,00, presso la sala convegni Hotel San Giorgio del capoluogo, in via Insorti d’Ungheria.

L’iniziativa di studio, sulle tecniche ed i procedimenti di composizione delle liti alternativi alla giustizia ordinaria, è rivolta a tutti gli operatori del diritto, poiché la matrice stragiudiziale si sta sempre di più affermando come metodo di snellimento, velocizzazione degli iter e alleggerimento del contenzioso ordinario. 
L’Associazione Forense Campobassana, aderente ANF, è sempre al passo coi tempi e, come in questa occasione, coinvolge illustri relatori che dibatteranno e si confronteranno su tutte quelle procedure finalizzate a consentire la risoluzione di una serie di controversie -in minor tempo e a costi contenuti-  senza ricorrere alla giustizia tradizionale. In particolare si parlerà di mediazione, conciliazione, arbitrato, esdebitazione e degiurisdizionalizzazione, con specifici approfondimenti sul ruolo dell'avvocato e del magistrato. 
Un impegno di carattere dottrinario che vuol mantenere la categoria sempre aggiornata, sottolineando anche l’importanza dell’associazionismo forense del capoluogo, che, già da diversi anni, organizza eventi e tavole rotonde in cui trattare temi molto vicini ai numerosi cambiamenti cui l’Avvocatura Italiana è chiamata continuamente a confrontarsi. 
L’agenda di lavoro prevede una breve introduzione da parte del moderatore, Avv. Giacinto MACCHIAROLA, Presidente dell’Associazione Forense Campobassana - A.N.F., seguita dai saluti del Presidente del COA di Campobasso, Avv. Demetrio RIVELLINO, del Presidente del Tribunale di Campobasso, dott. Vincenzo DI GIACOMO e del Presidente Nazionale A.N.F., Avv. Marcello PACIFICO.
Relatori principali saranno il Dott. Fabrizio PASQUALE, Giudice del Tribunale di Vasto, l’Avv. Luigi PANSINI, Segretario Generale A.N.F. e l’Avv. Giampaolo DI MARCO del Foro di Vasto.

domenica 24 aprile 2016

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA A CAMPOBASSO

Campobasso, 24 aprile 2016

A riflettori spenti due parole sulla  visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Campobasso

Non approfondisco il pensiero politico perché la visita del Presidente nel capoluogo era specifica.  “Inaugurazione del Centro di ricerca per le Aree interne e gli Appennini”.
Ho invece forti remore per ciò che riguarda la mia professione e mi sono spesso chiesto a cosa sia servito l’essere regolarmente accreditato:
· All’arrivo presso lo stadio Romagnoli siamo stati allontanati perché cosi prevede il protocollo;
· All’UNIMOL  molti entravano senza passy;
· Non era possibile però scendere le scalette dell’Aula Magna quindi foto solo di spalle;
· A nulla sono valse le varie richieste agli uomini della sicurezza;
· Voci di corridoio invece riferiscono che era previsto avvicinarsi al Presidente due per volta accompagnati dagli uomini dei servizi;
· Infine a largo San Leonardo il Presidente si avvicinava alle transenne per salutare la gente che era molto più facilitata a fotografare specie con i telefonini a discapito di noi reporter;
· Il museo era invece off limits, accessibile solo a politici ed amici degli amici.
La mia passione ed il mio impegno costante, nonostante tutto, se pur tra mille difficoltà mi ha reso possibile effettuare il servizio fotogiornalistico per la mia Agenzia.
Mi preme solo evidenziare che a Milano ed in altre città… tutto ciò non sarebbe mai successo e
lo posso garantire come reporter giro l’Italia in lungo e in largo. Testimonio che al G8 a l’Aquila,
dove erano presenti i capi di stato di tutto il mondo, si è lavorato in tutta tranquillità.
In chiusura posto i messaggi del Sindaco di Campobasso e quello del Presidente della Regione Molise.
E naturalmente un ricco e dettagliato REPORTAGE del sottoscritto.

Il saluto del Sindaco di Campobasso, Antonio Battista.

È con grande commozione che saluto, a nome di tutta la città, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella benvenuto a Campobasso. Saluto il Sottosegretario professor Claudio De Vincenti, il Magnifico Rettore, il Presidente della Regione, i colleghi Sindaci, le Autorità civili, militari, religiose, le forze sociali e quanti qui convenuti. 

Signor Presidente, è un’inaugurazione significativa quella che ci fa incontrare oggi qui, in questa istituzione che vede il professor Gianmaria Palmieri operare con impegno e passione. 
Istituzione, l’Unimol, che da oltre trent’anni è fiore all’occhiello della regione e concreta prospettiva di crescita culturale. Un Ateneo prestigioso che ha saputo legarsi al territorio e che, grazie a solidi Dipartimenti e Facoltà, è diventato un punto di riferimento per tanti figli di questa terra, ma anche per molti altri giovani che arrivano da fuori e che rappresentano quasi il 50% della popolazione studentesca.
Oggi, al già ampio ventaglio di offerta formativa, si aggiunge un’altra colonna ‘Il Centro di ricerca sulle aree interne e gli Appennini’ che accende un faro sui paesaggi rurali e sulle problematiche che ne hanno impedito la giusta valorizzazione, che coglie e raccoglie l’essenza del tessuto locale e che, nel mirare alla sua conservazione, ne moltiplica le opportunità di sviluppo. Un Centro che contribuirà a pianificare meglio il futuro di questa realtà che intende puntare sulle aree interne, preziose risorse del Molise. Terra che crede in uno sviluppo e in un riscatto possibili, dove le reali difficoltà possono e devono trasformarsi in capacità di accelerazione: gli ecosistemi ancora sani diventano efficaci trampolini di lancio e la nostra eccellente formazione la carta vincente per offrire ai giovani una valida occasione per restare a vivere e a lavorare in uno spazio capace di evolversi.
L’attuale sistema politico-economico, Signor Presidente, tende a penalizzare le piccole realtà. Un rapporto, quello con le periferie, che va ripensato e a noi tocca privilegiare un percorso incisivo abbandonando quell’innato vittimismo che non fa bene né alla nostra terra né alla nostra gente. Un modello di valorizzazione da seguire e perseguire per rafforzare il rapporto con l’Europa e per evitare che le emergenze diventino pericolosa ordinarietà. È questo il solco in cui seminare l’idea di futuro che tutti ci auguriamo. In una fase così delicata siamo chiamati a usare piglio e concretezza per dare sicurezza e prospettive di benessere alla popolazione. La politica, dal canto suo, deve agevolare la possibilità dei piccoli centri di aprirsi all’Europa attraverso un utilizzo attuale e puntuale delle risorse disponibili. La nostra identità, tuttavia, rischia di essere cancellata. Da mesi siamo impegnati per evitare la soppressione della Corte d’Appello, ipotesi che rientra nella politica di riordino generale che non mettiamo in discussione, ma che non può ignorare l’importanza di presidi e servizi essenziali per la nostra realtà, già avvertita come periferica. Un impegno unitario il nostro, in cui crediamo fermamente perché, la paventata cancellazione, senza portare alcun vantaggio economico al Governo centrale, peserebbe come un macigno sulle spalle dei miei corregionali. La soppressione spazzerebbe via altri presidi giudiziari e paragiudiziari, con effetti devastanti su tutto il tessuto socio-economico. Ci appelliamo dunque alla Sua sensibilità ponendo alla Sua autorevole attenzione il documento che, a nome di tutti, Le ho consegnato.
Lo spessore di un territorio, Lei Signor Presidente lo sa bene, si misura valutando i servizi offerti ai cittadini e la loro qualità della vita. Il cambiamento che l’Italia e l’Europa ci chiedono si ottiene se noi amministratori operiamo sempre con senso di responsabilità, ma si ottiene anche attraverso una fattiva cooperazione con il Governo, il Parlamento e le Istituzioni Centrali ed europee.
Un lavoro di raccordo necessario per evitare di isolare popoli e territori, e che incarna lo spirito di cambiamento su cui fa perno Campobasso. Una città al servizio dei cittadini, che vanta produzioni di eccellenza e che vuole offrire spiragli di appetibilità per aziende che qui potrebbero approdare. Lo stiamo facendo con la messa a spesa di risorse, con la riapertura di importanti cantieri, con la realizzazione di opere strategiche. Partecipazione, compartecipazione e coesione i pilastri del ponte che ci permetterà di raggiungere i nostri obiettivi. Coesione che diventa accoglienza e Campobasso, rispondendo a un dovere umanitario, ha aperto le braccia, in adeguate strutture, ai papà, alle mamme e ai bimbi in fuga da guerre e dittature. Tanti i passi fatti, ma tanti quelli da fare per giungere alla sostenibilità, alla costruzione del bene e del bello, a politiche di lungo respiro che ci facciano accorciare le distanze tra istituzioni e cittadini. È indispensabile irrobustire il dialogo, il confronto, la collaborazione, occorre fare sistema, valorizzare l’esistente e puntare sull'innovazione. Lavoriamo per salvaguardare l’attaccamento alla nostra terra, il forte senso di democrazia, l’alta formazione universitaria. È il momento di buttarci alle spalle la logica del campanile per poter disegnare un progetto di comunità sul modello europeo dove ogni cittadino deve sentirsi protagonista del proprio futuro. Grazie Signor Presidente per la Sua vicinanza che, siamo certi, sente per questa terra.

Il messaggio del Presidente della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura 
Illustrissimo Signor Presidente, 
la più giovane Regione della nostra Repubblica oggi L’accoglie, fiera e felice di farlo. Il nostro Molise L’attendeva: benvenuto.
L’attendeva, L’attendevamo, per raccontarLe da vicino la nostra storia e il nostro quotidiano, la bellezza di questa piccola terra.
Non c’è presunzione nella parola bellezza; ci sono l’amore, l’attaccamento, il rispetto per una realtà che ha tanto da offrire in termini culturali e sociali, umani: il silenzioso profilo dei nostri borghi ne è custode, com’è custode di arti e tradizioni millenarie. È proprio sui nostri Appennini che è nato il primo Stato chiamato Italia.
A Lei oggi raccontiamo la forza e il coraggio di un Molise che ogni giorno si alza e si apre alla vita: il Molise dei giovani e delle persone che giovani non lo sono più, l’abbraccio reciproco, stretto e vitale, tra generazioni che sentono che questo posto è il loro posto.
Perché è un luogo di donne e uomini onesti, seri, laboriosi, di talento, perché è un luogo che sa donarsi.
Signor Presidente, il Molise si è fatto casa per i migranti sbarcati nel nostro Paese. Altrove si discute, si alzano orribili muri, qui noi, i più piccoli di Italia, diamo prova del valore della accoglienza e della solidarietà. Alla Sua presenza vogliamo esprimere il profondo, sentito, sincero grazie ai nostri concittadini: senza loro, oggi non parleremmo del Molise che sa accogliere.
Non parleremmo, senza la caparbietà della nostra gente, del Molise che va avanti, soffre e combatte per non vedersi sottratti diritti e servizi non negoziabili, a cominciare dalla salute, dal diritto a cure di qualità.
Siamo alle prese con un complesso lavoro di riorganizzazione del nostro sistema sanitario regionale, è la battaglia principale che conduciamo nella convinzione che la riduzione degli sprechi non debba sottendere la negazione dei servizi. Di fronte a quel vago sospetto di un progressivo smantellamento del piccolo, noi non ci arrendiamo. E non ci arrendiamo nel nome della nostra Costituzione.
Della necessità di una revisione generale se ne è discusso a lungo nel Paese e ora siamo nella fase operativa. Questo per dire che appartiene a una nuova coscienza politica, sociale e civile, la consapevolezza che non tutto sia più sostenibile. Con lucidità proviamo a rivedere la quantità dei servizi: la quantità, non la qualità. Signor Presidente, all’impegno che noi mettiamo, ci auguriamo corrisponda la volontà di riconoscere quest’impegno.
Se lasciamo che realtà come la nostra debbano rispondere a valori algebrici, indifferenti a ogni variabile e al senso di umanità, se la chiave di lettura deve essere solo la proporzione, è chiaro che ogni nostra istituzione rischia di non avere ragione di essere.
Ma Lei lo vede qui, con noi oggi in quest’Aula universitaria, nel volto dei nostri studenti, quante ragioni di essere ci sono. Le abbiamo per difendere il presidio della giustizia accessibile a tutti i cittadini: mettere in discussione la Corte di Appello di Campobasso significherebbe indebolire ulteriormente chi è già debole.
Sia al nostro fianco, Signor Presidente, nell’affermare il principio che tutti i cittadini hanno pari dignità.
Sia al nostro fianco nella costruzione delle opportunità per i giovani molisani. Lo studio, la formazione, l’investimento nella cultura sono - e l’esperienza della nostra Università lo testimonia -, la porta d’accesso al futuro di questa terra, il Molise, che oggi con gioia vera ospita il Presidente della Repubblica italiana.

(150 foto)Ph.GinoCALABRESE