IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, VINCENZO
NIRO, PER LA
RICORRENZA DELLA
SCIAGURA NELLA MINIERA DI MONONGAH IN CUI PERSERO LA VITA ANCHE 87 MOLISANI
Sono trascorsi ben 106 anni da quel tragico 6 dicembre 19 07,
giorno in cui nel piccolo villaggio di
Monongah, nel west Virginia, nel nord degli Stati Uniti d’America, in una
miniera di carbone, una tremenda
esplosione provocò moltissime vittime,
di cui 171 emigrati italiani e tra essi anche 87 provenienti dal Molise,
ma il ricordo del drammatico incidente,
mai del tutto chiarito, è sempre vivo e
presente in quanti a distanza di tanto
tempo, non hanno dimenticatole perdite di tante vite e il dramma della immigrazione che, purtroppo, ancora oggi, è di
strettissima attualità, anche se con connotati diversi.
Il Presidente del Consiglio regionale del Molise,
Vincenzo Niro, con il presente messaggio vuole testimoniare la sua personale, e
quella della istituzione che rappresenta, partecipazione di solidarietà e
vicinanza alle famiglie e ai Comuni molisani che nella tragedia americana, si sono visti privati dei propri cari e
cittadini, in cerca di fortuna in quello che alla fine dell’ottocento e negli
inizi del novecento, veniva considerato il “nuovo mondo”.
“Mai più tragedie di tali proporzioni devono
accadere. La ricerca di un lavoro che potesse dare più dignità all’esistenza
del proprio nucleo familiare, lontano dagli affetti e dalle proprie radici,
purtroppo, ha avuto un epilogo doloroso per quegli 87 nostri corregionali che
non hanno fatto più ritorno nei luoghi
di nascita. La loro vita si è fermata in profondità, in una miniera, ove
avevano riposte le convinte speranze di conseguire un salario per un futuro da trascorrere con più tranquillità da un punto di vista
economico, unitamente alle famiglie. Una perdita grave per tutto il nostro
territorio, un sogno infranto di molti lavoratori, una ‘strage’ che ebbe una
vasta eco in tutto il mondo. Mai più lacrime per simili disgrazie”.
Si è parlato per Monongah di scarse misure di
sicurezza che in qualche modo avrebbero favorito l’alto numero (361) di
morti. Ma pur avendo riservato attenzioni alla sicurezza nelle miniere,
successivamente, non sono mancate altre luttuose occasioni, come quella di
Marcinelle, in Belgio, ove il Molise ha dovuto registrare un nuovo contributo di vittime.
“Ed è in tale direzione, non solo in miniera, che
occorre operare per dare ai lavoratori, in ogni settore, la tutela
indispensabile per impedire che si debba morire sul posto di lavoro, diritto
sacrosanto al quale tutti debbono poter accedere. Occorre assicurare a
tutti dignità di lavoro e sicurezza in
tutte le parti del mondo. Solo così si testimonierà che il sacrificio di Monongah,di Marcinelle etc., non sarà
stato vano.
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