mercoledì 7 agosto 2013

CAVALIERE:Caccia, tre semplici domande all’Assessore e al Governatore

Campobasso 7 agosto 2013

Calendario venatorio “Se hanno intenzione di chiudere la caccia e non rispondere ai miei quesiti, sono pronto ad un confronto pubblico sul tema. Sarà per me un onore e un piacere”
  
Nicola Cavaliere
(foto di Gino Calabrese)
“C’è una moda, tanto in voga negli ultimi tempi dalle parti di via Genova. Una moda che ha per così dire stregato il presidente Frattura e i suoi sodali: quella della ‘non risposta’. Potrai chiedergli di tutto e interrogarlo su svariati argomenti, ma puoi stare anche tranquillo: lui replicherà con altre domande, con riferimenti al passato oppure parlerà di ben altro, provando a spostare l’attenzione verso territori meno ostili. Io però non mi arrendo e, per il bene di tutti, ci riprovo”. 
Il consigliere regionale Nicola Cavaliere torna sull’argomento caccia e  decide quindi di interrogare nuovamente il Governatore e l’Assessore Facciolla sulla recente approvazione del calendario venatorio: “Entrambi fanno riferimento al parere dell’Ispra che secondo loro risulta essere vincolante. Vorrei ricordargli che il parere c’è quest’anno, come c’era pure nel 2012, nel 2011, nel 2010 e negli anni precedenti,  ma i cacciatori molisani hanno potuto comunque svolgere, nonostante tutto, la loro attività dal primo settembre per la tortora e dalla terza domenica dello stesso mese per la quaglia, il fagiano e il colombaccio”.
“Non capisco - prosegue Cavaliere - cosa c’entri poi in tutto questo l’osservatorio faunistico, che è un organo che potrebbe sostituire il parere dell’Ispra  e che il sottoscritto non ha istituito perché essendo di natura tecnico scientifica avrebbe bisogno di un particolare livello di competenza da individuare per forza di cose al di fuori delle risorse umane dell’ente regionale. Non avendo a disposizione le risorse economiche necessarie per tale progetto, si è ricorsi, come oggi,  a richiedere il parere dell’Ispra. Che pero, ripeto, è solo consultivo e non vincolante”.
Il punto cruciale del problema, secondo l’esponente del Pdl, è un altro e riguarda la mancata anticipazione delle aperture. E proprio su questo punto, che Frattura e Facciolla hanno preferito  ignorare nella loro nota inviata alla stampa, si è generato l’unanime dissenso dei cacciatori molisani. “Un dissenso reale e motivato, - spiega Cavaliere - anche se loro vogliono rinnegare l’evidenza e derubricarlo (forse per stare in pace con la coscienza) a semplice strumentalizzazione politica. Gli emendamenti che ho presentato in commissione non nascono certo con l’intento di avviare un’azione di disturbo fine a se stessa. Sanno tutti che conosco bene e da vicino il settore e il mio obiettivo non è stravolgerlo ma apportare miglioramenti nell’interesse di tutti e in piena sintonia con le regole”.
Il consigliere del Popolo della Libertà pone pertanto delle domande secche al Presidente e all’Assessore: “Gli appassionati locali potranno andare a caccia per tre giornate (dal primo settembre fino alla terza domenica) per la tortora? Potranno gli stessi andare a caccia dalla terza domenica di settembre per la quaglia, il fagiano e il colombaccio? E portare i loro cani da ferma fino al 31 gennaio, così come è concesso a chi possiede cani da seguita?”.
“Non pretendo - conclude Nicola Cavaliere - una risposta sui giornali, ma nei fatti. Attraverso una delibera  tesa a correggere una decisione probabilmente figlia di consigli sbagliati e fuorvianti. Se ciò non accadrà, invito Frattura e Facciolla ad un dibattito pubblico sul tema, dove potranno verificare direttamente il consenso o il dissenso della loro decisione. Sarà per me un onore e un piacere confrontarmi con il Presidente della Giunta regionale e il suo Assessore”.

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