IL LAVORO LO CREA L’IMPRESA: PER QUESTO OCCORRE
RENDERE IL MOLISE ATTRATTIVO PER NUOVE REALTA’ ECONOMICHE
"Non un governo che faccia miracoli, ma che agisca sulla competitività
del Paese. Miracoli no, statisti sì".
Mauro Natale (foto Luigi Calabrese) |
Le sollecitazioni al governo
Letta provenienti dal sistema CONFINDUSTRIA in occasione del tradizionale
convegno dei Giovani Imprenditori a Santa Margherita Ligure sono state lo
spunto di questa nota del Presidente dell’Associazione
Industriali Mauro NATALE.
“Condivido profondamente le tesi espresse stamane dal
Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Jacopo Morelli in
occasione del tradizionale convegno del movimento a Santa Margherita Ligure.
Noi industriali molisani, rispetto alle vicende
interne al nostro territorio - penso ai ricorsi nuovamente presentati al
Tar Molise - chiediamo che la nave abbia una guida salda e riconosciuta. Occorre in
questo momento buon senso e responsabilità pubblica, altrimenti la tempesta della
crisi travolgerà tutti, imprese e lavoratori.
Occorre essere realisti: il lavoro lo crea l’impresa,
la possibilità di fare investimenti perché finalmente il nostro territorio diventata
attrattivo.
E’ su questo che la politica oggi deve intervenire,
per consentire a noi che facciamo impresa sul libero mercato - investendo e
rischiando in proprio, senza forme di parassitismo pubblico - di continuare a operare.
Basta con la somministrazione di denaro pubblico ad
imprese decotte, senza speranza di futuro e garanzia posti di lavoro! Ma anche
basta con le dispute inutili sul numero di assessori, gli incarichi a
consulenti esterni laddove la macchina regionale risulta essere un apparato
impressionante nei numeri, basta con le improvvisazioni di tanti nostri
interlocutori e - lo dico ancora una volta - basta con i ritardi nei pagamenti alle
imprese laddove la Regione elargisce stipendi, premi e vitalizi a chiunque,
anche al limite del ridicolo.
E’ tempo di ripartire, di comprendere i problemi
delle imprese, di chiedersi perché tanti giovani non trovano lavoro e sono
costretti ad emigrare. E’ tempo di creare sinergie positive tra gli attori
protagonisti dello sviluppo locale, allontanando i mediocri e i parassiti pronti
a svendersi a chiunque detenga il potere in quel momento, in cambio di carriere
o pseudo posizioni basate su meriti inesistenti.
Noi industriali - lo ribadisco - ci aspettiamo una
stagione di cambiamenti e per questo, ci tengo a dirlo, vigileremo
sull’attuazione di quel programma di riforme sul quale tanti molisani hanno
scommesso per avere un futuro in questa regione”.
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