venerdì 7 giugno 2013

CAMPOBASSO nota del Presidente dell’Associazione Industriali Mauro NATALE

Campobasso 7 giugno 2013 

IL LAVORO LO CREA L’IMPRESA: PER QUESTO OCCORRE RENDERE IL MOLISE ATTRATTIVO PER NUOVE REALTA’ ECONOMICHE 
"Non un governo che faccia miracoli, ma che agisca sulla competitività del Paese. Miracoli no, statisti sì".

Mauro Natale
(foto Luigi Calabrese)
Le sollecitazioni al governo Letta provenienti dal sistema CONFINDUSTRIA in occasione del tradizionale convegno dei Giovani Imprenditori a Santa Margherita Ligure sono state lo spunto di questa  nota del Presidente dell’Associazione Industriali Mauro NATALE.

“Condivido profondamente le tesi espresse stamane dal Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Jacopo Morelli in occasione del tradizionale convegno del movimento a Santa Margherita Ligure.
Noi industriali molisani, rispetto alle vicende interne al nostro territorio  - penso ai ricorsi nuovamente presentati al Tar Molise  - chiediamo che la nave abbia una guida salda e riconosciuta. Occorre in questo momento buon senso e responsabilità pubblica, altrimenti la tempesta della crisi travolgerà tutti, imprese e lavoratori.
Occorre essere realisti: il lavoro lo crea l’impresa, la possibilità di fare investimenti perché finalmente il nostro territorio diventata attrattivo.
E’ su questo che la politica oggi deve intervenire, per consentire a noi che facciamo impresa sul libero mercato - investendo e rischiando in proprio, senza forme di parassitismo pubblico -  di continuare a operare.
Basta con la somministrazione di denaro pubblico ad imprese decotte, senza speranza di futuro e garanzia posti di lavoro! Ma anche basta con le dispute inutili sul numero di assessori, gli incarichi a consulenti esterni laddove la macchina regionale risulta essere un apparato impressionante nei numeri, basta con le improvvisazioni di tanti nostri interlocutori e - lo dico ancora una volta  - basta con i ritardi nei pagamenti alle imprese laddove la Regione elargisce stipendi, premi e vitalizi a chiunque, anche al limite del ridicolo.
E’ tempo di ripartire, di comprendere i problemi delle imprese, di chiedersi perché tanti giovani non trovano lavoro e sono costretti ad emigrare. E’ tempo di creare sinergie positive tra gli attori protagonisti dello sviluppo locale, allontanando i mediocri e i parassiti pronti a svendersi a chiunque detenga il potere in quel momento, in cambio di carriere o pseudo posizioni basate su meriti inesistenti.
Noi industriali - lo ribadisco - ci aspettiamo una stagione di cambiamenti e per questo, ci tengo a dirlo, vigileremo sull’attuazione di quel programma di riforme sul quale tanti molisani hanno scommesso per avere un futuro in questa regione”.

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