Nostro dovere ricordare le vittime del
terrorismo
“Non sono lontani da noi e dai nostri ricordi gli anni
terribili del terrorismo, è tornata di nuovo nel tempo quella paura comune e terribile
di fronte alla violenza più cieca, inaspettata, che non fa distinzioni e
colpisce tutti, ignari e innocenti. Troppo lungo, troppo spietato, troppo
doloroso, l’elenco delle vittime che come italiani piangiamo ancora adesso,
agitati da episodi che ci portano a temere il ritorno di quegli anni bui.
La giornata della memoria per le vittime del terrorismo
interno e internazionale e delle stragi di tale matrice, istituita per legge
nel 2007, è per il nostro Paese un giorno di dolore ma soprattutto di riflessione
e impegno politico e sociale. Il 9 maggio di 35 anni fa il presidente della Dc,
Aldo Moro, venne ritrovato esanime per mano delle Br, dopo quella lunga
prigionia che aveva lasciato l’Italia sospesa e atterrita. Un rapimento e una
morte che segnarono nell’anima anche il Molise con l’uccisione degli agenti di
scorta 55 giorni prima. Tra loro c’era il nostro Giulio Rivera, anch’egli vittima
a soli 25 anni della strage di via Fani.
Il terrorismo non ha risparmiato colori, ruoli, moralità
e onestà delle sue vittime. Per questo è e sempre sarà nostro dovere mantenere
viva una consapevolezza storica e civica che possa avversare ogni forma di
ritorno di degenerazione dell’ideologismo politico e di parte. Lo faremo in
ogni sede e in particolare con le scuole perché i nostri ragazzi crescano con
la coscienza del rifiuto della violenza.
Il nostro grazie ancora adesso al Presidente Giorgio
Napolitano, padre nobile dell’istituzione di questa giornata tanto importante
che insegna a tutti noi il dovere di ricordare, capire e insegnare”.
Nessun commento:
Posta un commento