lunedì 30 gennaio 2012

On. Sabrina De Camillis presentata interrogazione per la tutela dell’Università degli Studi del Molise.

Campobasso 30 gennaio 2012





L’On.De Camillis interessata della problematica dal Rettore Giovanni Cannata ha formalizzato una interrogazione in Commissione Istruzione e cultura.



La parlamentare molisana Sabrina De Camillis si è attivata per la tutela dell’Università degli Studi del Molise dopo aver ricevuto la lettera del Rettore Giovanni Cannata sulla sperequazione dei fondi per gli atenei del Mezzogiorno d’Italia rispetto a quelli del nord del Paese.



Campobasso - Presidenza della Regione Molise

Campobasso 30 gennaio 2012


Iorio: la formazione professionale quale strumento per la creazione di nuova occupazione.

Il Presidente della Regione Michele Iorio ha tenuto oggi un incontro presso la Giunta Regionale con i rappresentanti del Partenariato Sociale e Datoriale, con i direttori dei Centri per l’Impiego e con i vertici dell’Agenzia Molise Lavoro per avviare una fase di confronto concertativo teso a mettere a punto un sistema integrato tra Istituti di formazione professionale e Enti accreditati di formazione. Una forma integrativa da poter quindi inserire nel Piano Triennale dell’offerta formativa della Regione Molise che la Giunta si accingerà ad approvare a breve.
“Abbiamo la necessità –ha detto il Presidente Iorio- di comprendere quali sono le esigenze del mondo dell’impresa e quindi gli interessi e le propensioni dei nostri giovani. Ciò al fine di creare un’offerta formativa consona che crei nuova occupazione e che sostenga il mondo dell’impresa nella produzione di nuova ricchezza. Come pure il nostro impegno deve essere quello di rinvigorire la formazione professionale per esaltarne le potenzialità occupazionali e per far comprendere che essa non è un sistema di istruzione di livello inferiore rispetto ai Licei o ad altri percorsi di studio offerti dal Sistema di Istruzione Pubblica. Su questo vorremo impegnarci molto anche per combattere in modo adeguato la dispersione scolastica e gli effetti negativi che essa ha sui singoli giovani e più in generale sull'intera società”.
“La formazione professionale –ha detto ancora Iorio- può svolgere un ruolo importante in un percorso di crescita e di sviluppo che parta dalla consapevolezza del bisogno, sia sul territorio regionale che in ambito nazionale, per giungere ad un’offerta realmente qualificata e qualificante che si dimostri realmente tale per chi la offre e per chi la riceve”. 

CAMPOBASSO. Carabinieri Comando Provinciale.

Campobasso 30 gennaio 2012


Carabinieri - Nucleo Operativo e Radiomobile
della Compagnia di Campobasso.



Nel capoluogo i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Campobasso , durante un servizio di controllo del territorio, mentre transitavano in via Principe di Piemonte sorprendevano nottetempo  un uomo che tentava di asportare un’autoradio e altri oggetti dall’interno di una autovettura Fiat 500 ivi parcata; l’uomo veniva portato nella caserma di via Mazzini ove veniva identificato.In questo frangente il predetto dava in escandescenze, scagliandosi contro i militari e profferendo nei loro confronti frasi oltraggiose e minacciose; nell’occorso due militari riportavano lesioni giudicate guaribili in 7 e 2 gg. dai sanitari del 118 giunti sul posto. Scattava quindi l’arresto per tentato furto, resistenza ed oltraggio a P.U.; sottoposto a rito direttissimo, l’uomo veniva tradotto agli arresti domiciliari in attesa della fissazione del processo.


CAMPOBASSO - Consiglio Comunale CS del Sindaco.

Campobasso 30 gennaio 2012




LA MAGGIORANZA PERDE COLPI.
IL SINDACO DI BARTOLOMEO INFURIATO.
MINACCIA LE DIMISSIONI.



Antonio Columbro, Nicola Gesualdo, Michele Ambrosio, Maria Michela Niro, Marialaura Cancellario. Sono questi i cinque consiglieri di maggioranza finiti nel mirino del sindaco Gino Di Bartolomeo. Il motivo? La loro assenza in aula  ha provocato il mancato raggiungimento del numero legale necessario per dare inizio ai lavori  del Consiglio dedicato interamente alla gestione delle farmacie comunali. Nonostante la presenza di ventuno consiglieri il presidente dell’assise  ha dovuto  rinviare la seduta a giovedì. Il sindaco non l’ha presa proprio bene e, mosso da rabbia e insofferenza,  ha deciso di parlare chiaro. In una conferenza, convocata subito dopo il patatrac,  Di Bartolomeo  ha sbottato:  “Non posso assecondare i picci dei consiglieri, non posso lavorare con una maggioranza risicata,  con persone che entrano ed escono a fisarmonica, persone che bloccano l’attività amministrativa, che non vogliono il bene della città, che provocano stasi e gelo”. Di Bartolomeo è stato categorico ed ha minacciato, di nuovo, di dimettersi se giovedì non avrà in aula una maggioranza compatta. In realtà ad essere assenti in aula non erano solo i  Columbro, Gesualdo, Ambrosio, Niro e Cancellario, mancavano anche altri esponenti della maggioranza ma, a detta del sindaco, erano assenti giustificati o,  forse, una parte di questi.  “Per lo meno, Pasquale Sabelli, Giuliano Branca, Mario Fratipietro, Maurzio Tiberio, Elio Madonna e Luigi Ciaramella hanno avuto la decenza di chiamare, di avvertire  che non si sarebbero presentati in Consiglio; gli altri no, gli altri hanno forzato la mano solo per ottenere qualcosa, che sia l’assessorato o la nomina a capogruppo;  adesso basta, sono pronto a dimettermi e a spingere i cittadini a non votare chi non vuole lavorare per la città”.  Una situazione che, oltre a mettere in grave  imbarazzo  Di Bartolomeo, ha, di fatto, bloccato i lavori consiliari sulla  gestione delle farmacie comunali e, in particolare, sulla vendita della struttura in via  Calabria. Il sindaco ha ribadito le motivazioni che hanno spinto la Giunta a decidere di mettere in vendita una delle tre farmacie comunali e cioè la carenza di personale e gli scarsi incassi della struttura pari a neanche quattromila euro all’anno.  Il sindaco sa che il decreto sulle liberalizzazioni in discussione al Senato potrebbe, anzi sicuramente cambierà l’assetto  generale ma, nonostante questo,  non molla. 
La delibera deve  andare avanti, giovedì tornerà in aula  ma se  i consiglieri di maggioranza continueranno ad essere latitanti, Di Bartolomeo tirerà fuori le dimissioni che, a suo dire, sono sempre nella tasca della giacca e la caduta dell’amministrazione  diventerà realtà. 















Campobasso. RAI 3 Geo & Geo -Partecipazione Arca Sannita.

Campobasso 30 gennaio 2012


Arca Sannita partecipa alla trasmissione di RAI 3 Geo & Geo.
Martedì 31 gennaio, ore 17:00



Michele Tanno - Foto L. Calabrese

L’associazione Arca Sannita, fondata nel dicembre 2009 da quattro soci - Michele Tanno, Dionisio Cofelice, Antonello Filippi e Roberto Tullo - per recuperare e valorizzare semi, frutti e razze di animali a rischio d’estinzione nel Molise e nel Sanno, ha svolto un’intensa attività di monitoraggio e di studio allo scopo di conoscere e tutelare la biodiversità agricola sul nostro territorio.
In occasione dell’Anno Internazionale della Biodiversità, indetto dall’ONU nel 2010, l’associazione ha avviato e concretizzato un vasto e certosino lavoro di ricerca e di tutela delle risorse genetiche autoctone nel Molise e nel Sannio.
L’azione di recupero è stata incentrata su specie e varietà frutticole - melo, pero, ciliegio dolce e acido, albicocco, prugno, susino, fico, gelso, pesco, noce, sorbo, cotogno e altri frutti di sottobosco, per un totale di oltre 250 tipologie; su vitigni (Tintilia, Moscatello e Morese) e su specie cerealicole - mais Agostinello, frumenti duri Senatore Cappelli, Marzuolo e Saragolla, frumenti teneri Carosella, Tranese, Solina - oltre che su numerose specie e varietà orticole e leguminose e alcune razze di animali allevate in loco nei tempi passati (maiale nero del Sannio, polli e tacchini).
Per tale opera fattiva e incisiva svolta, e per i risultati raggiunti, l’Arca Sannita ha ricevuto nel dicembre 2010 il premio nazionale indetto dalla CIA, Bandiera Verde, riconoscimento concesso a 8 associazioni agricole d’Italia.
Sulla base di questi risultati, l’Arca Sannita è stata invitata alla trasmissione televisiva Geo & Geo in onda su RAI 3 alle ore 17 domani 31 gennaio.
La partecipazione, diffusa in ripresa diretta, sarà incentrata sull’antiche razze di cereali coltivate nel Molise e riscoperte dall’associazione.
Saranno presentate e commentate le spighe di grano Saragolla, Cappelli, Solina, Tranese e del mais Agostinello con tutte le farine ottenute dal molino a pietra e i vari pani e pizze preparati per l’occasione.

domenica 29 gennaio 2012

I rettori degli atenei meridionali scrivono al ministro Profumo


Campobasso 29 gennaio 2012

Francesco Profumo
Ministro dell'Istruzione
Giovanni Cannata
Rettore Università del Molise
 La meritocrazia dovrebbe essere alla base della distribuzione dei finanziamenti statali e invece le Università del Sud sono penalizzate rispetto a quelle Nord. A sollevare pubblicamente la questione ci pensano gli atenei di Basilicata, Molise e Puglia che, in una lettera aperta al ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Francesco Profumo), denunciano metodi poco meritocratici nell’assegnazione del Fondo di Funzionamento Ordinario (F.F.O.)
Il Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università (FFO) è un finanziamento statale che costituisce la principale fonte di entrata per le Università italiane. Istituito con l’art. 5 della legge 537/93, si compone di due parti: una “quota base” ed una “quota di riequilibrio”. La quota base viene attribuita automaticamente alle Università, la quota di riequilibrio dovrebbe invece essere assegnata sulla base di parametri quantitativi. Il sistema di base è stato modificato negli anni successivi. La ripartizione più recente è il DM del 30 aprile 2008, emanato dal Ministro Mussi, che all’art. 1 prevede che a ogni università venga assegnata “una quota pari al 95,15% del Fondo di finanziamento ordinario assegnato al 31.12.2007 al netto degli interventi non consolidabili disposti nel passato esercizio” e assegna ulteriori risorse attraverso diverse disposizioni. In parallelo, sul FFO è intervenuto il Decreto Interministeriale del 30 aprile 2008. La legge 133/08, art. 66, comma 13, ha ridotto il FFO “di 63,5 milioni di euro per l’anno 2009, di 190 milioni di euro per l’anno 2010, di 316 milioni di euro per l’anno 2011, di 417 milioni di euro per l’anno 2012 e di 455 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013”. Ma accanto a queste riduzioni c’è un aspetto che i firmatari della lettera aperta al ministro Profumo (e cioé Giovanni Cannata, Nicola Costantino, Giuliano Volpe, Corrado Petrocelli, Domenico Laforgia e Mauro Fiorentino) non digeriscono. Ossia che “la quota premiale del Fondo - viene assegnata agli Atenei perchè virtuosi – ma risultano virtuosi proprio in quanto già preliminarmente sovrafinanziati”. Ed ancora: “La distribuzione geografica delle due categorie di università è tutt’altro che casuale: se si suddividono i 54 atenei valutati in due gruppi di pari numerosità, ubicati rispettivamente a nord ed a sud del parallelo passante per Foligno, si ottiene la seguente situazione: dei 27 atenei centro- meridionali solo 2 appaiono, peraltro piuttosto marginalmente, “virtuosi”, mentre delle 27 università del centro-nord ben 23 rientrano in questa “fortunata” categoria”. Nel mese di novembre 2011 l’allora ministro dell’Università Maria Stella Gelmini aveva comunicato la classifica di merito delle Università italiane: al primo posto il Politecnico di Torino, seguito da Venezia Cà Foscari, Trento, Pavia. Roma Sapienza era al 34mo posto (su 50). In particolare, “dei 27 atenei sovrafinanziati, solo 8 hanno sede nel centrosud e dei 27 atenei sotto finanziati solo 8 hanno sede nel centronord”. Motivo per cui i rettori della Federazione del sistema universitario lucano, molisano e pugliese denunciano: “Il Fondo “storicamente” assegnato dal Ministero ai singoli atenei, infatti, presenta differenze e sperequazioni assolutamente ingiustificabili, se è vero che l’università meglio finanziata riceve (dati 2010) quasi 6.500€ a studente, mentre la meno supportata deve accontentarsi di poco più di 2.200€”. La situazione sembra peggiorata negli ultimi tre anni mettendo “in discussione la sopravvivenza stessa del sistema universitario nazionale: nella didattica si premia la facilità del superamento degli esami e non la qualità della formazione ricevuta - mentre – nella ricerca si portano in conto solo alcuni capitoli di finanziamento nazionale ed europeo e si ignorano gli indicatori bibliometrici internazionali di produttività scientifica”. E come se ciò non bastasse, scrivono ancora i rettori, “i criteri - per l’assegnazione delle premialità – vengono rivisitati ogni anno, e sempre a posteriori, il che vanifica ogni seria volontà di managment by objective da parte degli atenei”.

Sabrina De Camillis - Parlamentare molisana. Cerimonia di consegna del premio per la ricerca scientifica dell’Associazione Onda.

Campobasso 29 gennaio 2012


La parlamentare, coordinatrice dell’intergruppo alla Camera sulla Medicina di Genere, è intervenuta alla cerimonia di consegna del premio per la ricerca scientifica dell’Associazione Onda e di due borse di studio.


“In Italia la mortalità per cancro è diminuita ed è più bassa della media europea”. Lo ha dichiarato ieri la parlamentare molisana Sabrina De Camillis, coordinatrice dell'intergruppo alla Camera dei Deputati della Medicina di Genere, alla cerimonia di consegna del premio Onda, consegnato dall'Osservatorio Nazionale sulla salute della donna(Onda) ad una donna che si è distinta nel campo della salute, del benessere e dei diritti delle donne. Negli anni scorsi i riconoscimenti sono andati a Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker, soci fondatori della Fondazione Doppia Difesa Onlus, a Cristina Mondadori ed a Livia Pomodoro.

Campobasso. Sede del Palazzo Arcivescovile. Festa dei giornalisti (24 gennaio San Francesco di Sales)

Campobasso 29 gennaio 2012


Giorno dedicato alla nostra festa.
(24 gennaio San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti).
Sede del  palazzo arcivescovile a Campobasso.

Oltre ai giornalisti, direttori di testate locali e RAI sono presenti il Presidente dell’Ordine del Molise, dott. Antonio Lupo ed il consigliere Segretario Regionale  Nicola Di Pardo che con viva partecipazione hanno accolto l’invito dell’arcivescovo. Entrambi hanno manifestato la volontà di continuare il dialogo sull’ informazione e sulla formazione, basati sulla correttezza  e reciprocità. La tecnologia rappresenta, oggi, più che mai il mezzo per la trasmissione dei contenuti che sono belli e autentici se sono veri, partono dal cuore e al cuore parlano. Cor ad cor loquitur Questo in sostanza è stato il frutto del confronto, un confronto di qualità e di sostanza vera. Come ha sottolineato il Presidente dell’ordine gli -Apostoli sono  perfetti  antesignani del giornalismo-.  La carità intellettuale è la carità motivazionale. La carità si compone della verità. Questi i frutti scaturiti dagli interventi.
Lettera di mons. Giancarlo Bregantini rivolta ai giornalisti.

Carissimo Vescovo Francesco di Sales,
 ti scrivo volentieri, perché sempre mi è piaciuto il tuo stile e la tua forte dolcezza, maturata in ambienti difficili.
Infatti tu, che sei vissuto in un’epoca di grandi contraddizioni (1567- 1622), ci insegni molte cose,  preziosissime, per noi, in questo tempo di crisi. Dalle tue lacrime, anche noi impariamo a scegliere sempre le cose più impegnative, aiutati da una grande fede, che diventa fantasia, per sorreggere l’arte del COMUNICARE, di cui tu, carissimo vescovo, sei vero Maestro.
Questo infatti ti chiediamo di insegnarci: a comunicare, a dare gusto all’arte del giornalismo, a saper fare bene il nostro mestiere. Come hai fatto tu.
E’ bello infatti sapere che poiché la gente non poteva venire in chiesa ad ascoltarti, perché minacciata ed impaurita da tante forze negative, tu non ti sei rassegnato, non hai lasciato perder la tua parola.
Ma hai inventato un altro metodo: se loro non possono venire, sarò io ad andare da loro. Così hai creato un diverso modo di comunicare: non le grandi parate, non le grandi omelie, ma la lettera personalizzata che tu lasciavi dal lattaio o dal birraio, nell’osteria, tra i vicoli e nelle stradine della città, un foglio appeso ai crocicchi della storia.
Come quel Gesù, che proprio nel vangelo di oggi, domenica, vediamo sì cresciuto per trent’anni a Nazaret, un minuscolo paesino, ma poi per la diffusione del Regno di Dio sceglie una città bella,  frequentata da tantissima gente: Cafarnao, incrocio tra due autostrade dell’epoca, quella che scendeva dal nord verso l’Egitto e quella che partendo dalla Siria arrivava al Mare.
Come Gesù, anche tu ci insegni ancora una volta un metodo infallibile: cor ad cor loquitur, una frase che sempre mi ha guidato nell’arte del comunicare. Centrale per un vescovo. Ieri ed oggi. Come è decisiva per ogni giornalista. Con questo motto famoso, anche oggi ci parli e ci dici che realmente entra nel cuore di chi ci ascolta o ci legge solo quello che parte dal nostro cuore. Che solo quanto è rivestito d’amore, quanto ha il sapore della verità amabile, quello solo parla ed incide. E’ la mitezza che vince il mondo, che conquista la terra, come ben dice il Signore Gesù: Beati i miti, perché possederanno la terra. Ora il mite non è colui che si tira indietro. Anzi, è colui che sa e vede le cose. Non fa il buonista, non tace per compromesso. Ma mentre sa, sa anche dirle le cose, le sa non solo descrivere, ma soprattutto “narrare”, raccontare comunicando.
Ora comunicare vuol dire dar voce alla Storia, raccogliere il grido di dolore e di speranza che c’è in ogni cuore ed in ogni evento. Comunicare è dire, donando e rispettando l’autenticità.
Come è vero quanto ci hanno insegnato i grandi giornalisti: “formare informando”. In cammino, per la vita
Allora ogni fatto si riveste di aggettivi pacati, ben misurati, propositivi. E l’aggettivo è come il fiore del campo: anche quando è posto in siti poco soleggiati o impervi, quei fiori sanno dare un tocco di grazia ad ogni zolla di terra. Così il giornalista vero: descrive, facendo compartecipare il suo lettore, con un cuore grande, che infonde fiducia, che sa far venir fuori il bene anche dalla terra più asciutta. E sa dire che ogni evento, anche il più triste può essere messaggio di speranza e di luce.
Certo, come tu hai fatto, questo chiede a noi tanta libertà interiore. Tanta capacità di poter meditare quello che si scrive. E’ il tempo della preparazione, dello studio, della fondazione degli eventi. E’ in fondo il tempo del silenzio, come ci dice il Papa nel messaggio di quest’anno: Silenzio e parola: cammino di evangelizzazione! Con un monito: quando parola e silenzio si escludono a vicenda, la comunicazione si deteriora per stordimento o freddezza. Quando invece si integrano, acquista valore e significato!
A noi giornalisti del Molise (ed oggi, anch’io ho la gioia di appartenervi!), tu ci chiedi tre cose: essere più liberi dentro per non essere schiavi di nessuno ma solo a servizio della verità e del bene, capaci di far rialzare la nostra terra da un clima di acquiescenza passiva che ci avvolge come un torpore.
Ma anche capaci di cogliere il tanto bene che già c’è tra la nostra gente, pronti non solo a denunciare il male ma soprattutto a far germogliare il bello ed il buono, perché diventi vero, in un clima di onestà intellettuale di forte valenza culturale e spirituale.
E infine, ci chiedi di avere reciprocamente più stima, nella linea di quello che san Paolo tante volte ci ha esortato di fare: gareggiare nello stimarci a vicenda!
            Grazie, carissimo Vescovo san Francesco di Sales, del tuo stile; grazie del tuo cuore di amico e grazie della tua parola amabile ma forte che hai sempre avuto. Donala anche a noi, con la tua intercessione, perché siamo certi che solo il cuore parla al cuore…

 Tuo, Vescovo Giancarlo,  a nome di tutti i giornalisti della bella terra del Molise



































Per una volta il Molise anticipa tutti


Di Pino Cavuoti


Per una volta il Molise anticipa tutti

La notizia riportata così, come c’è stato fatto notare, avrebbe dell’incredibile. Il Molise, una volta tanto, ha anticipato tutte le altre regioni d’Italia provvedendo ad apportare correttivi ai vitalizi degli inquilini di Palazzo Moffa.

La stessa accadrà, un po’ per volta, in tutte le altre regioni via via che che l’assemblee legislative avranno modo di deliberare. è la piccola rivoluzione che sta contagiando i politici   costretti a dover fare i conti con la piazza non disposta più a concedere nessuna proroga. E dopo i politici la sforbiciata potrebbe riguardare anche i dirigenti regionali. Perché a ben guardare i conti che proiettano il Molise in vetta nel rapporto tra costi della politica e popolazione, una buona parte è giocata anche dai colletti bianchi. Quegli stessi che per far partire e passare una carta da un ufficio all’altro, magari quello accanto, ci mettono giorni o settimane con tutti i disagi per chi, ad esempio, deve riscuotere un mandato regionale che potrebbe risolvere non pochi problemi di liquidità. E’ sempre facile sparare addosso agli eletti, soprattutto quando dimentichi che c’è un mondo poco illuminato dai riflettori dell’informazione come quello dei  travet. Quegli stessi che si preoccupano di prendere, dopo aver regolarmente timbrato, un buon caffè per iniziare una lunga giornata di lavoro.

sabato 28 gennaio 2012

Moneta commemorativa da 5 euro in argento dedicata al Molise.


Campobasso 28 gennaio 2012

Provincia di Campobasso.
Zecca dello Stato conierà una moneta commemorativa
da 5 euro in argento dedicata al Molise

Castello Monforte -lato ponte levatoio - Foto Luigi CALABRESE
Il Presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis comunica che la zecca dello stato conierà una moneta commemorativa da 5 euro in argento dedicata al Molise. Come simbolo del Molise si è scelta la città capoluogo di regione e su di un lato ci sarà l’immagine del Castello Monforte visto dall’ingresso di un tempo (il ponte levatoio), sull'altro, parte della chiesa di San Giorgio. “e’ una testimonianza di attenzione al nostro territorio – ha commentato il Presidente dell’Amministrazione Provinciale Rosario De Matteis – e nello stesso tempo un importante veicolo di promozione culturale e turistica. Le immagini raffigurate – ha concluso il Presidente – rappresentano gli emblemi che hanno segnato la storia della città. L’iniziativa ha visto l’Ente Provincia protagonista per aver fornito il materiale e convinto sostenitore di un evento, unico, che si concretizzerà nel giro di circa un mese. Ringrazio a nome della Provincia, tutti coloro che si sono spesi ed impegnati per la riuscita del nuovo conio”.